Come assemblare un PC fisso? Il Team MiglioriPc è qui oggi per darti una risposta esaustiva e completa che possa chiarire tutti i tuoi dubbi in merito.

Innanzitutto, se hai intenzione di lanciarti in questa avventura devi conoscere alcune nozioni base, le quali renderanno la comprensione della seguente guida più semplice e, ovviamente, si dà per scontato che l’utente medio (o il visitatore occasionale) di un portale hardware e tecnologico come il nostro ne sia a conoscenza.

Ma prima di parlare dell’assemblaggio vero e proprio voglio farvi riflettere su alcune questioni spesso sottovalutate e ritenute di scarsa importanza (e non parlo solo della scelta dei componenti): calcolo della convenienza, studio degli shop dove acquistare, analisi dell’utilizzo ecc…

Per calcolo della convenienza noi di MiglioriPc intendiamo la capacità di un acquirente di scegliere l’hardware migliore per le sue esigenze, che fa per lui avendo due o più soluzioni disponibili: per essere chiari, ad esempio, la propensione di un gamer nell’acquistare una scheda video più economica di un’altra. Cosa ci spinge a fare queste scelte? Ne vale veramente la pena? Vi rispondo io: no.

Siamo dell’idea che il PC sia ormai diventato un lusso per pochi: per avere una macchina prestante e che non vi faccia seccare a causa di continui upgrade o guasti è bene spendere i soldi nel modo corretto, e spenderne il più possibile.

Il nostro non è un’invito allo sperpero del denaro, bensì la convinzione che una gran porzione di acquirenti sia rimasta insoddisfatta delle proprie componentistiche in seguito all’utilizzo. Perciò, pur di non sentirvi telepaticamente dire “Ah, se solo avessi preso quella..”, vi consigliamo di calibrare con accuratezza le vostre scelte.

A parere nostro, se c’è un’oscillazione di pochi euro tra due componenti, di cui il secondo è di qualità superiore, sarebbe preferibile fare un piccolo sforzo economico e puntare a quello, nelle forme e nei limiti delle vostre possibilità naturalmente.

Vi state annoiando? Vi assicuro che quello che state leggendo ha un’importanza ben più rilevante dell’assemblaggio stesso, poiché quest’ultimo, a lungo termine, non potrà causarvi problemi, mentre una scelta sbagliata dei componenti potrebbe tormentarvi l’anima.

Per quanto concerne invece la scelta degli shop online da cui dovrete acquistare i vostri pezzi, noi ci sentiamo di consigliare Amazon per l’ottimo servizio di spedizione, il quale ha innumerevoli feedback positivi ed anche per il sistema di supporto clienti. Oltre ad un’assistenza personalizzata 24 ore su 24, avrete, infatti, la possibilità di rendere i prodotti entro 30 giorni dal proprio pannello di controllo senza dover dare alcuna spiegazione e due anni di garanzia, quelli legali, nei quali, in caso di problemi o malfunzionamenti, potrete ottenere il rimborso o la sostituzione del prodotto difettato.

Infine, vi rubo un ultimo attimo per fare delle considerazioni sul costo dei componenti: sebbene prima abbiamo detto che è meglio prendere componenti più potenti poiché a distanza di tempo si riveleranno una scelta migliore, dobbiamo anche tenere conto dell’uso che fate del computer: se il vostro obiettivo è esclusivamente giochicchiare ai videogames, non vi consiglio di spendere troppo, ad esempio non c’è bisogno di lanciarsi su un i7 ma ci si può accontentare di un i5.

Passiamo adesso ad una scelta accurata dell’occorrente necessario per l’assemblaggio.

Come assemblare un PC fisso • Guida

Come assemblare un PC fisso – Cosa ci serve?

Per montare un computer avremo bisogno di alcuni piccoli strumenti che andranno a semplificarci la vita e sono gli ormai s: Cacciavite, fascette, panno, viti, braccialetto antistatico (opzionale), guanti ecc..”

In particolare, gli ultimi due che abbiamo nominato servono ad evitare che possiate trasmettere ai pezzi del vostro PC delle scariche che vadano ad influenzarne il successivo funzionamento.

Ovviamente avremo bisogno di una serie di componenti, i quali riporterò qui sotto ed identificherò, in alcuni casi, come “opzionali” poiché non strettamente necessari per il montaggio di in computer base. Ad esempio, ho deciso di inserire tra questi anche la scheda video poiché solitamente i processori possiedono delle GPU integrate delle quali possono tranquillamente accontentarsi utenti i quali non devono usufruire di una potenza grafica se non svolgono attività di gaming o di video-editing.

Eccovi di seguito l’elenco dei componenti:

Vediamo adesso gli step necessari per un corretto assemblaggio.

Come assemblare un PC fisso – Preparazione e Case

Prima di metterci a lavoro è fondamentale possedere tutto l’occorrente nei paraggi ed aver preparato un “tavolo da lavoro” spazioso e resistente. Non vi venga per caso in mente di effettuare operazioni sulla superficie di un letto o roba simile, poi vi spiegherò anche il motivo nel dettaglio.

Mantenete il perfetto ordine intorno a voi passo dopo passo: è una cosa fondamentale se non volete correre il rischio di entrare nel panico o subire crisi di nervi mentre lavorate.

Per prima cosa tiriamo fuori il case dallo scatolone magico che avrete con tanta cura portato per le vostre scale di casa urlando “il corriere è arrivato”, dopodiché ammiratelo in tutta la sua bellezza. Quando avrete finalmente finito, potremo iniziare con il montaggio. Finito? Ok, perfetto!

Si consiglia, al solito, l’acquisto di case spaziosi che vi permettano un’ottimo alloggiamento dei componenti e un airflow degno di nota. In particolare, prima di effettuare l’ordine, verificate la qualità e il materiale delle parti interne, le dimensioni supportate per le ventole, i connettori USB e quant’altro disponibile sul pannello, l’eventuale presenza di filtri antipolvere, ma, soprattutto, la possibilità di effettuare cable management.

Solitamente i case hanno qualche ventolina integrata, tuttavia, se il costruttore del vostro cabinet, non è noto per l’ottima qualità (in gran parte dei casi le ventole saranno scadenti), dovrete (opzionalmente se volete un airflow migliore) sostituirle con alcune più performanti, di marche come Enermax, Corsair, Noctua, Bitfenix ecc.

Ora passiamo alla preparazione dell’apposita zona in cui posizioneremo la mobo in seguito: solitamente nei case trovate dei fori in corrispondenza della “facciata” laterale in cui si deve alloggiare la scheda madre. Dovrete inserire in tali fori delle piccole “viti” se così possiamo definirle, le quali serviranno come appoggio per la scheda e successivamente come fori (a loro volta) per inserire le vere e proprie viti. Per rendere l’idea basta guardare l’immagine che vi abbiamo allegato di fianco.

Tuttavia sarete a conoscenza del fatto che le mobo esistono di svariati formati: ATX, Mini-ATX, Micro-ATX ecc.. Perciò assicuratevi di averli posizionati nei fori giusti, solitamente contrassegnati con il formato accanto o, al massimo, consultate il manuale del cabinet (se ne siete dotati).

Inoltre, perdete qualche minuto del vostro prezioso tempo pensando a come dovrà essere il risultato finale da voi prestabilito e verificate se vi sono altre modifiche o sistemazioni da fare, dopodiché mettete da parte le viti poiché a breve vi serviranno.

Infine, come ultimo compito da svolgere, avremo l’installazione dell’alimentatore, che spesso viene montato come primo elemento, ma c’è chi preferisce inserirlo dopo.

In ogni caso, andate a controllare l’eventuale presenza di un filtro antipolvere nella parte inferiore del case per verificare che vi sia il PSU posizionato a faccia in giù, con la ventola verso il basso. Qualora non doveste possedere tale filtro basterà collocarlo a faccia in su.

Tale posizione non andrà ad influire particolarmente sul surriscaldamento dell’aria all’interno poiché gli alimentatori non generano temperature minimamente paragonabili a CPU o GPU. Tuttavia è preferibile fare un flusso a sé quando permesso.

Avvitiamo anche quest’ultimo, ma per il momento non colleghiamo il cavo di alimentazione alla presa, dato che è meglio lavorare su un sistema, sì spento, ma anche isolato da elettricità poiché dobbiamo metterci le mani dentro.

Per finire se possedete lettori DVD, Fan controller o ogni altro dispositivo che vada inserito nella parte frontale del case ( attenzione, non gli Hard Disk, sia chiaro) procedete al montaggio. E’ certamente meglio inserirli in un contesto più versatile come un case vuoto piuttosto che con tutti gli altri componenti già all’interno.

Come assemblare un PC fisso – Scheda madre, CPU, RAM

Eccoci giunti nella sezione che molti di voi probabilmente identificano come la più complicata! Tuttavia posso assicurarvi che è persino più semplice di quella precedente!

Iniziamo con l’estrazione della scheda madre dalla relativa scatola (da fare con cura). Una volta verificato il contenuto della scatola, ci saranno di fondamentale importanza eventuali viti, connettori SATA Express (che utilizzeremo in seguito) e, soprattutto, il libretto delle istruzioni, che, è bene ricordarlo, può essere un aiuto prezioso perfino per i più esperti. Ora prendiamo piuttosto la mascherina dallo scatolone della scheda madre ed andiamo a posizionarla senza fare troppa forza nell’apposito slot posteriore sul cabinet.

Una volta che avrete finito di fissare la vostra mobo perché ammaliati dallo stupore, sperando non siate stati così stupidi da toccare con le dita i pins del socket, rimuoviamo il piccolo coperchio che è solitamente di colore nero su di esso. In seguito individuiamo un piccolo triangolino, che solitamente è nell’angolo in basso a sinistra del socket ( per chi non lo sapesse, lo slot in cui appoggiare la CPU). Questo ci indicherà come collocare con precisione il processore, abbattendo il margine di errore a 0.

Aprendo il pacco contenente la vostra CPU troverete quest’ultima inserita in una capsula protettiva, mentre affianco ci sarà il dissipatore stock (il quale ricordiamo può andare bene per un uso normale del pc, persino in gaming, ma tuttavia è consigliabile comprarne uno migliore che potrete trovare anche a cifre non esorbitanti su Amazon come 20€ circa).

Prendiamo con accortezza il processore, senza toccarne la parte posteriore, e una volta aperto il socket appoggiamolo all’interno, chiudiamo con la levetta in ferro ( la quale a volte può presentarsi leggermente dura), e assicuriamoci che non faccia movimento. Ricordo nuovamente che il triangolino ben visibile sulla CPU deve essere in corrispondenza a quello presente sul socket di cui abbiamo parlato prima, se avete fatto tutto correttamente non dovreste aver avuto problemi durante l’esecuzione.

E’ un’operazione che può spaventare i meno professionisti ma che infondo è molto semplice. Non dimenticate ovviamente che tra CPU e mobo ci deve essere la più totale compatibilità verificando quale socket richiede un determinato processore! Anche in numero massimo di memoria RAM varia da componente a componente.

Il tutto deve avvenire su una superficie solida. Inoltre solitamente le mobo sono dotate di uno strato in plastica ai bordi appena uscite dallo scatolo, il quale non va rimosso poiché mantiene la scheda leggermente rialzata rispetto al vostro piano di lavoro assicurandovi che non vi possano capitare inconvenienti legati a saldature o contatti.

Se possedete un dissipatore custom verificate nel libretto come deve essere montato e sulla base di ciò regolatevi. Ricordate che solitamente i dissipatori possiedono una struttura che va inserita nei fori intorno al socket, perciò questa va adagiata prima dell’inserimento della scheda nel case. Se si tratta di un dissipatore ad aria controllate prima dell’acquisto che questo non sia talmente ingombrante da ostruire il posizionamento delle memorie RAM, qualora dovesse esserlo acquistate dei banchi “low profile” per ovviare al problema.

Invece se si tratta di un “liquid cooler” non dovreste avere di questi problemi, perciò proseguite nel montare la pompa e tenete il radiatore il più lontano possibile dal resto dei componenti. Questo andrà montato in seguito all’interno del vostro cabinet.

Solitamente i dissipatori scarsi possiedono una pasta termica scadente, perciò, qualora vogliate fare uso di un dissipatore di qualità eccelsa, vi toccherà acquistare una pasta termica buona. Per quanto concerne l’applicazione, facendola breve basterà applicare un “chicco di riso” al centro della CPU e, quando andrete ad appoggiare il waterblock, questa andrà ad occupare da sola la totalità dello spazio necessario. Ricordate di non esagerare con le dosi a meno che non vogliate creare un tappo che porti le temperature alle stelle.

Tuttavia abbiamo già parlato dell’utilizzo della pasta termica in un articolo che vi invito a leggere poiché di FONDAMENTALE importanza.

Utilizzo, prima applicazione e sostituzione della pasta termica: clicca qui per saperne di più!

Procediamo ora con l’installazione delle memorie RAM, le quali possono usufruire di tecnologie come dual channel, triple channel e quad channel, per verificare che la vostra mobo possegga tale funzione visionate il libretto delle istruzioni, all’interno del quale ci sarà anche scritto come collocare correttamente i banchi nei relativi slot. Appunto perché questa tecnologia entrerà in funzione esclusivamente se la posizione delle RAM sarà corretta!

Come assemblare un PC fisso – Montaggio

Quanto fatto precedentemente, più nello specifico, nel passaggio precedente, si sarebbe potuto effettuare anche all’interno del case, ma per questioni di comodità e sicurezza la maggioranza degli utenti preferisce farlo fuori.

Adesso andremo piuttosto a montare la scheda madre con relativi CPU, RAM e Cooler, all’interno del case!

Una volta appoggiata la mobo sugli appositi alloggiamenti (le viti “particolari” di cui parlavamo prima), se avete fatto tutto correttamente, in corrispondenza dei fori dovreste avere quest’ultime. Procediamo perciò con il fissaggio, munitevi di cacciavite e viti, e, facendo attenzione a non stringere troppo, fissate saldamente la scheda alla base.

Ricordate, inoltre, che la scheda deve combaciare alla perfezione con la “mascherina” posteriore, che per capirci è dove trovate le porte HDMI, USB2.0, USB3.0, jacks audio ecc..

Ora fate uno studio accurato del verso in cui sono montate le vostre ventole, verificate che esso sia corretto basandovi sul fatto che l’aria calda va verso l’alto e, dopodiché, posizionate il vostro radiatore (qualora aveste un dissipatore a liquido) nella parte posteriore o superiore, le quali sono usualmente utilizzate come vie di uscita per l’aria calda, mentre l’aria fredda viene immessa solitamente frontalmente o lateralmente (qualora non possediate una finestra).

Nonostante sia spesso sottovalutato, il fattore “Airflow” è molto importante poiché vi assicura un’abbassamento radicale delle temperature in tutti i componenti. Se esso viene fatto correttamente, mantiene l’aria interna al case fresca.

Se invece non dovesse esserci questo flusso, l’aria “stagnerebbe” e verrebbe riciclata dalle vostre ventole che, di volta in volta, utilizzandola per raffreddare i componenti, butteranno un’aria sempre più calda che a sua volta, venendo riciclata di continuo, andrà sensibilmente ad aumentare la temperatura.

Ricordate anche di non sottovalutare il fattore “bellezza” della build, specialmente se il vostro case è dotato di finestrella laterale. Consigliamo di acquistare ventole a led (se neccessarie) dello stesso colore della scheda madre e RAM.

Come assemblare un PC fisso – Scheda video, Hard Disk e SSD

Una volta terminati tutti i passi precedenti, non ci resta che inserire negli appositi slot PCI Express le schede aggiuntive, tra le quali possiamo avere schede video, schede audio, SSD ed altro..

L’installazione è molto semplice: basta aprire con delicatezza lo slot PCI dove collocare la VGA, la quale una volta inserita lo chiuderà automaticamente!

Tuttavia, ricordate prima di togliere le “barrette” del case posteriori che si trovano in corrispondenza di questi slot. Quest’ultime, una volta rimosse, permetteranno alle schede di espansione di essere fissate con l’aggiunta di una o più viti.

Se non sai quale GPU scegliere consulta la nostra guida approfondita cliccando.

Ovviamente qualora abbiate optato per una build multi-GPU verificate che lo spazio per inserirle sia abbastanza. A questo punto assicuriamoci che la scheda non si pieghi eccessivamente per il peso, un problema tipico su piattaforme come H97 e Z97, che è stato invece generalmente risolto in mobo come le H170 e Z170 con l’aggiunta del “PCI armor”.

Andiamo ora ad installare all’interno degli appositi slot i nostri Hard Disk, nella posizione che più ci aggrata, ma che deve essere anche quella più comoda e funzionale, infatti ci stiamo lentamente avvicinando alla fasi d’installazione dei cavi. Allo stesso modo potremo fare con gli SSD, i quali vanno collocati un slot leggermente più piccoli, e di cui gran parte dei case sono dotati, tuttavia esistono comunque degli adattatori facilmente reperibili sul Web.

Esistono anche degli SSD per slot PCI Express, i quali vantano prestazioni altissime, che per distacco superano i “comuni” SSD. Altri invece noti come SSD M2, i quali vanno collegati in appositi connettori che sono un vanto delle mobo da gaming più costose e da overclock.

Le mobo più facilmente reperibili sul mercato sono quasi sempre prive di schede di rete, perciò se la connessione wireless è una vostra priorità e non volete abbassarvi a metodi più rozzi come l’utilizzo di USB compratene una e installatela nell’apposito slot!

Se non avete altre scheda da connettere possiamo passare al prossimo step, in cui vedremo come giostrarci con i cavi di connessione ed alimentazione. Infine diremo qualche parola inerente al cablemanagement!

Come assemblare un PC fisso • Cable Management

Vi starete chiedendo a cosa serve il cable management!

Vi rispondo subito: utilizzando questa tecnica per ordinare i cavi all’interno del vostro case, riuscirete ad ottenere una serie di vantaggi apparentemente di poco conto, i quali tuttavia, se facciamo un’analisi più approfondita, vi riveleranno alcune particolarità che non avevate mai colto a causa della troppa superficialità con la quale avete approcciato l’argomento in questione.

Innanzitutto, una buona gestione dei cavi permette non solo di dare un tocco di eleganza in più per il vostro PC, ma anche a livello prestazionale ha degli importanti risvolti: se effettuata correttamente ci sarà meno superficie su cui la polvere possa depositarsi, e ovviamente anche una superficie più ampia che permette un airflow delle ventole migliore, non andando ad ostruirne il funzionamento. Nella parte posteriore inoltre (dove i cavi vanno raccolti) una corretta applicazione di tale tecnica permetterà una facile chiusura del portellone laterale.

A volte, questa operazione va svolta prima del montaggio di un eventuale dissipatore, il quale, se di grosse dimensioni, potrebbe sensibilmente ostruire l’accesso ad alcuni correttori, perciò verificate le necessità della vostra build ed effettuatelo prima o dopo (a scelta vostra).

Un altro fattore che influisce sull’ordine interno al case, è l’alimentatore, quest’ultimo si può generalmente suddividere in tre categorie: non modulare, semi-modulare, e modulare.

Il primo, “non modulare”, possiede TUTTI i cavetti di alimentazione collegati, i quali, anche se non verranno utilizzati, resteranno appoggiati nella parte inferiore del case, e creeranno non tanto un problema inerente alla funzionalità bensì più per l’aspetto complessivo. L’alimentatore “semi-modulare“, invece, possiede degli slot nei quali è possibile attaccare i cavi, non strettamente necessari, i quali, a differenza di quelli per CPU e mobo, potranno essere aggiunti qualora necessari. L’ultima categoria, la “modulare“, è invece caratterizzata dalla possibilità di attaccare e/o staccare qualunque cavetto di alimentazione.

Differenza tra un alimentatore non modulare (a sinistra) ed un full modulare (a destra).

Non ritengo grande la differenza tra le ultime due categorie, poiché i cavi per CPU e il 24 PIN ATX per la scheda madre sono comunque necessari, infatti solitamente gli alimentatori “modulari” sono solo quelli più costosi.

Inoltre gli stessi alimentatori possiedono diversi tipi di cavi, che variano da PSU a PSU. Vi sono quelli completamente in plastica resistente e quelli con la copertura in tela.

Ora passiamo invece alle connessioni vere e proprie: il primo connettore che dovremo prendere sarà quello per la CPU, composto da 4 + 4 Pin. Andremo a collegarlo in alto a sinistra, verificando se possano bastare 4 pin o eventualmente collegarli tutti.

Dopodiché andiamo a collegare il cavo di alimentazione della scheda madre, noto anche come 24 pin ATX, e in seguito eventuali cavi per le USB2.0 e USB 3.0 del case, sempre negli appositi connettori, i quali riconoscerete facilmente poiché indicati con una scritta riportante il nome. Qualora doveste avere problemi consultate il manuale della mobo dove vi sarà spiegata con precisione la posizione dei vari connettori.

Infine mancano i connettori audio, PWR, RESET ecc.. che sono uscenti dal pannello frontale del case, i quali solitamente vanno a finire nella parte inferiore della mobo.

Non dimentichiamoci della presenza eventuale di un dissipatore, il cui waterblock deve essere collegato ad un SYS_FAN, e non al CPU_FAN, in modo da funzionare sempre alla stessa velocità. Mentre se possediamo un dissipatore ad aria basterà collegare le ventole ai CPU_FAN che solitamente nelle mobo moderne sono quasi sempre 2.

Ora dovremo invece collegare i SATA, i quali si possono distinguere in dati ed alimentazione, appunto i dati sono trasmessi con i SATA Express, mentre i secondi con i SATA Power Supply. Questi connettori hanno forme diverse, il primo andrà collegato a partire dalle porte SATA della mobo fino ad eventuali HDD o SSD, mentre il secondo dal PSU fino agli stessi.

Infine avremo da attaccare i connettori per la GPU, i quali variano spesso configurazione in base alla potenza richiesta da quest’ultima, ma state tranquilli: gli alimentatori presentano dei connettori a 8 pin, configurabili a piacere per voi, quindi non dovreste avere problemi. Tuttavia ricordate che dovete possedere un alimentatore attivo affinché questo possegga certi connettori. Ed anche se ormai quasi tutti lo sono, attenzione alle scelte estremamente economiche, le quali oltre a mettere a rischio l’incolumità del vostro PC probabilmente non possiedono tali pins.

Per quanto concerne invece il posizionamento dei cavi ricordate di utilizzare le “tendine” appositamente aggiunte nel vostro case intorno alla mobo per farvi filtrare i cavi, i quali in seguito dovranno essere legati con delle fascette nel lato posteriore.

Non importa tanto l’estetica quanto più la funzionalità in questo caso, poiché non si dovrà vedere nulla e il nostro unico obiettivo è quello di fare transitare i fili, i quali dovranno per una seconda volta tornare nella porzione di case visibile per essere infine collegati. Fate attenzione quando chiudete il pannello: se i fili dovessero essere fin troppo aggrovigliati potreste rovinarli, seguite benomale l’esempio chiaramente visibile nell’immagine di fianco.

Infine, dopo aver chiuso il portellone spingete i cavi che sono già connessi più che potete verso la parte nascosta, in modo che questi possano occupare il minor spazio.

Ricordate inoltre che potete dare un’ulteriore tocco di classe al vostro PC utilizzando dei cavi per alimentatore “sleeved”, modificati, per chiarirci, i quali avranno un rivestimento in tela, spesso colorata in modi molto particolari, per permettere una perfetta affinità con la vostra build.

Potrete comprarli online, o in alternativa, farli voi stessi con un poco d’impegno!

Come assemblare un PC fisso da soli

Avete capito come assemblare un pc fisso? Bene, speriamo di essere stati esaustivi, i fattori da tenere in conto quando vanno svolte così tante azioni sono tanti e noi abbiamo provato ad elencarveli con più precisione possibile, ma ribadiamo che se non ve la sentite forse è meglio contattare un tecnico esperto.

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