Come scegliere un buon computer: PC fisso o portatile

Come scegliere un buon computer: PC fisso o portatile

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Con questa breve guida vogliamo ricordare alcune semplici regole pratiche per la scelta di un buon computer fisso o portatile dai costi contenuti, dando così l'opportunità anche ai meno esperti di non incappare in clamorose fregature, come sono la maggior parte delle proposte "da centro commerciale", ma anche spesso dei "soliti negozietti sotto casa".

Teniamo ben presente che non esiste il desktop o il portatile per eccellenza: sono le nostre esigente a definire i componenti hardware più adatti a noi e quindi il costo finale del PC che andremo ad acquistare. Tendenzialmente l'idea di spendere il meno possibile e comunque accapparrarsi un "buon PC" è forte ed intrigante: l'importante è fare attenzione ad alcuni componenti e parametri di scelta.

Vediamo in poche righe come riconoscere una buona macchina d'uso generico, tenendo presente che non è necessario spendere cifre da capogiro per una macchina performante e aggiornata e che è preferibile acquistare componenti di marca e recenti, anche all'apparenza prestazionalemente inferiori, a prosposte datate, ma più "pompate" in termini di numeri. In questo modo che PC comprare non sarà più un problema!

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Scegliere il processore

Innanzitutto la CPU (Central Processor Unit), ovvero il processore, il cuore di ogni buon computer. All'alba del terzo millenio (!) almeno un processore quad core per un PC (fisso o portatile che sia) è d'obbligo. Rispetto ai processori single e dual-core offrono vantaggi prestazionali imbarazzanti, a costi ormai accessibilissimi. Come identificarli? AMD Ryzen e Intel Core i3, Core i5 indicano le più recenti proposte dei due maggiori produttori sul mercato, rispettivamente AMD e Intel. Ma come orientarsi in un panorama tanto variegato? Sono i numeri in questo caso che ci vengono incontro e selezionare CPU dalle frequenze di lavoro dai 3 GHz in su potrebbe essere la scelta migliore oltre che la strada più semplice da percorrere. Tenete presente che in casa AMD un Ryzen 7 avrà prestazioni migliori di un Ryzen 5 a sua volta migliore di un Ryzen 3. In casa Intel un Core i7 avrà prestazioni migliori di un Core i5 a sua volta migliore di un Core i3. Ovviamente maggiori sono le prestazioni (e più alti i numeri) maggiori saranno i prezzi dei PC portatili o fissi che andremo ad acquistare. Per approfondire leggi anche AMD o Intel?

Quanta RAM serve?

Consideriamo ora la memoria RAM. Dati i prezzi attuali e le esigenze dei moderni sistemi operativi, 8 GB (meglio se 16) di RAM DDR3 (meglio se DDR4) possibilmente di "marca" (Corsair, OCZ, G.Skill o al più Kingston) sono l'ideale. Evitiamo quindi proposte con memorie RAM DDR2 che indicano chiaramente una macchina ormai datata o soluzioni con soli 4 GB di memoria RAM.

Attenzione: mentre nei sistemi desktop o portatili preassembrali difficilemente trovere traccia del nome del produttore della memoria RAM, chiedete sempre questa informazioni al negozio specializzato.

Hard Disk o SSD

La voce hard disk, ovvero spazio di archiviazione, dipende più da "esigenze personali" che da effettivi "accorgimenti tecnici". Si tenga presente che in questo ambito è bene preferire Hard Disk di marca, come Western Digital o Seagate, i due più grossi produttori a livello mondiale, ai molto diffusi modelli ecomomici: meglio investire qualcosa in più sui nostri preziosi dati! Il "taglio" dei dischi è a vostra discrezione. 1 TB (1000 GB) solitamente sono più che sufficienti per la maggior parte degli utenti, ma non è difficile imbattersi im proposte da 2 4 o più Tera.

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Negli ultimi anni il settore dell'archiviazione ha subito un notevole scossone, dato dall'arrivo sul mercato dei cosiddetti dischi allo stato solido SSD. Questi sono dotati di prestazioni decine di volte superiori ai normali dischi a piatti rotandi (HDD). L'unico aspetto negativo è il fattore costo: a parità di capacità un SSD ha un costo decisamente più elevato rispetto ad un disco a piatti rotanti. Come fare?

In sistemi desktop, quindi con molto spazio all'interno, un'ottima soluzione è quella di ricorrere a due hard disk: un veloce SSD sul quale installare il sistema operativo e i programmi più utilizzati e un tradizinale disco HHD per l'archiviazione dei dati.

Nei portatili il discorso è un poco più complicato e porta necessariamente a fare delle scelte.

Va detto subito che i grandi vantaggi di un SSD rispetto ad un HDD (per saperne di più leggi Hard Disk o SSD) si trovano sia nelle versioni più economiche di SSD, cosiccome negli SSD più costosi. Dove sta la differenza di prezzo allora? Nella capacità di archiviazione: SSD economici offrono solitamente 256 GB di spazio, quindi se non volete rinunciare alla reattività di un sistema con SSD dovrete fare conto di non poter archiviare sul nuovo portatile grandi quantità di filmati o foto o file audio, se invece non volete rinunciare ne alla velocità ne allo spazio... beh, il prezzo aumenterà!

Scegliere la scheda video

Prendiamo ora in considerazione la scheda video. Due sono le soluzioni possibili: o affidarsi ad una scheda video integrata oppure valutare l'acquisto di una scheda dedicata. Con integrata intendiamo una soluzione "unita" alla scheda madre. In questo caso si tratta di schede pensate per la semplice riproduzione di contenuti video, anche in alta definizione, ma non adatte alla gestione degli ultimi titoli in ambito videoludico. Le proposte Intel si riconoscono per le sigle GMA X3100 o X3100 o ancora le recenti GMA X4500, alle quali però sono preferibili soluzioni nVidia, chipset GeForce serie GTX 7 o 9, o AMD/ATI Radeon R7 250 o superiori.

Una scheda video dedicata ha senso SOLO in mancanza di un sottosistema video integrato di ultima generazione e per l'utilizzo in ambito videoludico! Una nVidia GeForce GTS 750 o AMD Radeon R7250 sono soluzioni di tutto rispetto!

Scheda madre

Anche per quando riguarda la scelta di una scheda madre potremmo identificare il fattore di scelta nel nome del produttore. Senza considerare particolari esigenze (si legga overclock), scheda madri ASUS o GYGABYTE sono sinonimo di qualità e adatte alle esigenze più comuni. Non da sottovalutare anche il "fattore connettività": una scheda madre dotata di molte porte d'espansione (USB, Ethernet, e-SATA) è sempre raccomandata.

L'alimentatore

Per ultimo, ma non certo per importanza, un componente troppo spesso bistrattato: l'alimentatore. E' il componete che fornirà corrente elettrica a tutti gli altri elementi del nostro sistema, non è proprio il caso di affidarci a prodotti approssimativi, qualitativamente scadenti. Produttori come Corsair, Enermax, Cooler Master sono tra i più indicati per dare corrente alla vostra macchina. Con un occhio al risparmio poi si potrebbe al più puntare su prodotti LCPower. Da evitare assolutamente alimentatori senza nome!

Questa breve lista di "consigli" nonè da considerarsi come una guida esaustiva sulla configurazione / realizzazione / assemblaggio di un Personal Computer, semplicemente è stata realizzata per fornire alcuni semplici linee guida sull'argomento. :)

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Come scegliere un notebook

Per capire come scegliere un notebook bisogna innanzitutto fare delle considerazioni personali, ossia qual è il budget che hai a disposizione per acquistare il computer nonché cosa hai intenzione di farci con il tuo futuro computer. Una volta che avrai ottenuto la risposta a queste domande avrai certamente le idee più chiare. Per quanto riguarda il budget da spendere devi sapere che, fondamentalmente, esistono tre fasce di prezzo tra le quali poter scegliere:

• fascia bassa: i computer che ricadono in questa fascia hanno un prezzo compreso, mediamente, tra i 250/300 euro fino ai 400/500 euro. Questa categoria è l’ideale per chi usa il computer in modo basilare per, ad esempio, navigare sul Web, gestire dei documenti, controllare le email, guardare dei film in streaming, e via dicendo;

• fascia media: i computer che ricadono in questa fascia hanno un prezzo compreso, mediamente, tra i 500/600 euro fino ai 1.000/1.200 euro. Questa categoria è rivolta a chi ha necessità di utilizzare il computer in maniera un po’ più impegnativa rispetto ad un utilizzo basilare per, ad esempio, fare video/audio editing di base, praticare del gaming leggero, usare contemporaneamente due o più applicazioni, ed altre cose del genere;

Avere ben chiaro a che cosa ti serve il computer portatile ti permetterà poi di capire quali sono le caratteristiche del computer più adatte per agevolarti in quello che ti sei prefissato di fare consentendoti, allo stesso tempo, di trovare anche quali sono le dimensioni ideali del prodotto da comprare. Oggigiorno, infatti, esistono diverse categorie di computer portatili divisi in base alla destinazione d’uso: per chi desidera utilizzarlo solo a casa, per chi ci vuole solo giocare, che per chi ci deve anche studiare, per chi ci deve solo lavorare, per chi deve usarlo solo in mobilità, per chi ne fa un uso amatoriale, e così via dicendo. Non sempre, però, la distinzione tra una tipologia di computer e l’altra è ben definita, quindi per questo bisogna avere le idee chiare su che cosa andrai a farci con il tuo computer portatile. Ad esempio, se il computer portatile ti serve solo per studiare allora avrai bisogno di un prodotto leggero con una buona autonomia della batteria. Viceversa, se il computer portatile ti serve anche per giocare allora avrai bisogno di un prodotto con una risoluzione dello schermo elevata assieme a delle ottime prestazioni.

Sul mercato è possibile trovare una grande varietà di notebook con caratteristiche e prezzi che possono soddisfare le esigenze di tutti. I computer portatili che si trovano in commercio non sono però proprio tutti gli stessi. Al giorno d’oggi, infatti, i computer portatili possono essere raggruppati in quattro ben distinte categorie:

• ultrabook: è un computer portatile particolarmente piccolo e leggero dotato di un processore Intel a basso consumo con a bordo un’unità a stato solido, meglio conosciuta come SSD. Gli ultrabook hanno un telaio – chiamato anche chassis – formato da un unico blocco o in alluminio-magnesio o in fibra di carbonio con una diagonale dello schermo che di solito si aggira sui 12/13 pollici e dei prezzi mediamente più alti rispetto alle altre tipologie di computer portatili;

Oltre a queste categorie standard con a bordo il tradizionale sistema operativo Windows (talvolta installato anche nella modalità S che, tuttavia, si può pure disattivare), in commercio è però possibile trovare anche i meno diffusi Chromebook, che non sono altro che dei comuni computer portatili privi di unità CD/DVD che con un prezzo di partenza che si aggira mediamente sui 200/300 euro utilizzano il sistema operativo Chrome OS (che risulta particolarmente indicato a chi usa il computer in modo prevalentemente basilare). Poi ci sono anche i MacBook, divisi in MacBook Air e MacBook Pro, cioè dei normali computer portatili prodotti dalla Apple, venduti con un prezzo di partenza intorno ai 900/1.000 euro, che utilizzano il sistema operativo macOS. Infine, a seconda delle proprie esigenze, ci sono da prendere in considerazione anche i classici tablet che in base alla marca e/o al modello in questione possono avere un prezzo di partenza che può oscillare mediamente tra i 100 euro e gli 800 euro (se ti interessa scegliere un tablet, per maggiori informazioni al riguardo ti consiglio comunque di leggerti questo apposito articolo).

• AMD, che divide i processori per computer portatili in APU: serie E, serie A, serie Ryzen e serie Micro, quest’ultima, in particolare, per i tablet e i dispositivi 2-in-1. Anche in questo caso, per scegliere il processore AMD più adatto alle tue esigenze potresti dare un’occhiata a questo apposito articolo.

Oltre ai processori tradizionali basati sull’architettura x86, oggigiorno in commercio è possibile trovare anche dei processori con architettura ARM. Quest’ultima tipologia di processori, che si trova ad esempio nella serie M della Apple e nella famiglia Snapdragon della Qualcomm, ha il vantaggio di essere più efficiente permettendo, così, di ottenere una maggior autonomia nonostante la stessa potenza offerta. I processori appartenenti all’architettura ARM hanno però lo svantaggio di non essere compatibili con le applicazioni sviluppate per l’architettura x86, ampiamente usate nei sistemi operativi Windows e macOS da ormai molto tempo, rendendo quindi necessario utilizzare una forma di emulazione che comporta un probabile calo di prestazioni (bisogna comunque precisare che, grazie alla maggior potenza del processore, nell’utilizzo quotidiano questa perdita di prestazioni non si nota quasi per nulla, proprio come avviene nei MacBook della Apple che montano un SoC Apple Silicon). In ogni caso, se desideri passare ad un processore con un’architettura ARM ti consiglio prima di informarti se le app che usi abitualmente siano compatibili o meno con quest’altra architettura.

Ma quindi qual è il miglior processore adatto alle tue esigenze? Se di solito usi il computer in modo basilare – cioè, ad esempio, per navigare su Internet, per guardare dei video in streaming, per usare i social network, per utilizzare dei programmi tipo Office, e altre cose del genere –, allora ti può bastare un processore Intel appartenente alla serie Pentium/Core i3 o un processore AMD appartenente alla serie Athlon/Ryzen 3. Se invece devi usare il computer per fare anche delle cose un po’ più impegnative riguardo sia la produttività che l’intrattenimento – cioè, ad esempio, video/audio editing di base, gaming leggero, utilizzare contemporaneamente due o più applicazioni, ed altre cose di questo tipo –, ti consiglio allora di scegliere un processore Intel appartenente alla serie Core i5/Core i7 o un processore AMD appartenente alla serie Ryzen 5/Ryzen 7. Se, infine, devi usare il computer per utilizzi ancora più impegnativi – come, ad esempio, per la creazione di contenuti multimediali, per usare videogiochi dedicati agli appassionati, per utilizzare software di simulazione e/o di rendering, e altre cose del genere –, ti consiglio allora di puntare sui processori Intel appartenenti alla serie Core i7/Core i9 o ai processori AMD appartenenti alla serie Ryzen 7/Ryzen 9.

A prescindere dalle dimensioni e dal tipo di utilizzo che vorrai farne del portatile, sarebbero da preferire sempre e comunque quei processori dotati di più core (quindi, ad esempio, meglio scegliere un processore quad core che ha, cioè, 4 core, piuttosto che un processore dual core che ha, cioè, 2 core) con una frequenza in GHz il più possibile elevata, soprattutto se hai intenzione di utilizzare dei programmi particolarmente pesanti come, ad esempio, videogiochi o software di elaborazione grafica. Inoltre, se sei indeciso tra un portatile dotato di un processore Intel ed un altro dotato di un processore AMD, ma anche se sei indeciso fra due modelli dello stesso produttore, per sapere quale portatile ti conviene scegliere tra i due potresti allora provare a confrontare entrambi i processori sul sito CPU UserBenchmarks. Altrimenti, per avere maggiori informazioni sui processori che ti interessano, potresti anche informarti direttamente sul sito CPU Benchmarks.

La memoria RAM del computer è una memoria volatile ad accesso casuale e permette ad un qualsiasi computer in funzione di memorizzare temporaneamente le informazioni sui programmi in esecuzione, tra i quali il sistema operativo del PC che è il primo e il più importante programma ad essere caricato nella memoria RAM. Una volta in esecuzione, il sistema operativo del computer carica infatti i programmi di cui necessita nella restante memoria RAM a disposizione (questo procedimento avviene ad ogni avvio del PC poiché, una volta spento il computer, la memoria RAM viene automaticamente svuotata, da cui il termine volatile). Ragion per cui, maggiore sarà il quantitativo di memoria RAM installata nel PC, maggiore sarà, di conseguenza, il numero di programmi che si potranno utilizzare.

Dunque, secondo me, oggigiorno il quantitativo di memoria RAM minimo consigliato per un computer portatile dovrebbe essere di almeno 8 GB con una frequenza di lavoro in MHz il più possibile elevata, anche se quest’ultimo aspetto non sempre viene indicato tra le caratteristiche del portatile. Inoltre, nella scelta del quantitativo di memoria RAM, informati anche sull’eventuale possibilità di espanderla, soprattutto se avrai intenzione di utilizzare il computer portatile per diverso tempo, in quanto esistono alcuni PC portatili che purtroppo non permettono di montare ulteriore memoria RAM e quindi, se in futuro ne avrai la necessità, poi non potrai aggiungerne dell’altra.

La scheda video, chiamata anche scheda grafica o GPU, svolge un ruolo di primaria importanza nella scelta delle caratteristiche di un PC portatile. Se non hai particolari esigenze prestazionali, i computer portatili dotati di una scheda video integrata nel processore Intel o AMD dovrebbero andare già più che bene nella maggior parte dei casi. Se però hai la necessità di prestazioni video ancora migliori, allora sarebbe il caso di scegliere un portatile dotato di una scheda video con memoria video dedicata. In ogni caso sappi che esistono anche dei PC portatili dotati di entrambe le tipologie di schede video che offrono il vantaggio di ottimizzare sia i consumi che le prestazioni.

Nel caso la scheda video sia con memoria video dedicata, la scelta, di solito, ricade comunque tra i produttori NVIDIA o AMD (visto che i modelli disponibili cambiano in continuazione, per avere maggiori informazioni sui modelli esistenti, l’unica cosa che posso consigliarti di fare è quella di consultare i rispettivi siti di questi produttori):

Anche in questo caso, come avviene per i processori, i numeri con cifre maggiori identificano i modelli dotati di prestazioni migliori, oltre alla prima cifra presente a sinistra che in genere indica la generazione. A prescindere tuttavia da questo, cerca sempre di scegliere un PC portatile che abbia una scheda video con il maggior quantitativo di memoria video dedicata possibile accertandoti, allo stesso tempo, che sia di tipo GDDR5 o GDDR6. Ad esempio, è meglio scegliere una scheda video con una memoria video dedicata di 1 GB di tipo GDDR5 che un’altra scheda video con una memoria video dedicata di 2 GB ma di tipo DDR3. Inoltre, se per caso sei indeciso tra due modelli di schede video, e vorresti quindi sapere qual è la migliore tra le due, potresti allora provare a confrontarle tramite il sito GPU UserBenchmarks.

Tipicamente uno schermo, o display che dir si voglia, con una diagonale da 15,6″ dovrebbe andare già più che bene nella maggior parte dei casi, in modo tale da ottenere un buon compromesso tra peso, dimensioni e portabilità. Tuttavia, se hai intenzione di utilizzare il notebook soprattutto in piena mobilità, allora sarebbe il caso di preferire uno schermo con una diagonale da 13 o, al massimo, da 14 pollici. Se il notebook che vuoi acquistare dovrà però sostituire un computer fisso, o comunque non avrai intenzione di portarlo spesso con te, allora potresti anche scegliere un modello con una diagonale da 17 o 18 pollici. In ogni caso ricorda che a dimensioni maggiori corrisponderanno anche dei pesi e dei consumi maggiori.

In aggiunta alle dimensioni della diagonale, un’altra caratteristica dello schermo da valutare prima del potenziale acquisto di un notebook sarebbe anche la tipologia della finitura, cioè dello strato posto davanti al pannello, che può essere o opaca, o, altrimenti, lucida:

Una volta scelte le dimensioni ed il tipo di finitura dello schermo più appropriati, un altro aspetto dello schermo sul quale ti consiglio di soffermarti è la sua risoluzione, che non è altro che il numero di pixel orizzontali e verticali presenti o sviluppabili su un qualunque schermo. In questo caso non c’è alcun limite alle proprie preferenze, anche se, in teoria, maggiore è la risoluzione dello schermo e meglio è dal punto di vista qualitativo, quindi se non hai particolari esigenze cerca di prediligere almeno una risoluzione 720p (ossia di 1.280 × 720 pixel, chiamata anche HD o HD ready), altrimenti per avere una qualità visiva ancora migliore ti consiglio di puntare o su una risoluzione 1080p (ossia di 1.920 × 1.080 pixel, chiamata anche Full HD o FHD), o, se non vuoi scendere ad alcun compromesso, su una risoluzione 4K (ossia di 4.096 × 3.840 pixel, chiamata anche Ultra HD o UHD). Tuttavia ricorda che una risoluzione troppo elevata su uno schermo con una diagonale inadeguata, ad esempio 1.920 × 1.080 pixel su uno schermo da 11″, potrebbe creare un fastidioso problema nel visualizzare regolarmente le immagini e i caratteri, con conseguente affaticamento della vista. Allo stesso tempo, però, cerca anche di non scendere mai al di sotto dei 1.024 × 768 pixel in quanto con una risoluzione ancora minore si potrebbero avere delle difficoltà nel visualizzare correttamente le informazioni presenti sullo schermo. Sappi, inoltre, che la risoluzione dello schermo qualche volta potrebbe essere anche – o solamente – espressa tramite il termine wide, ad indicare, cioè, che lo schermo in questione è dotato di un rapporto d’aspetto di tipo 16:9 o 16:10.

Se hai delle esigenze particolari, ti consiglio di informarti anche sulla tecnologia del pannello LCD che può essere basata su tre differenti tipologie. In commercio, infatti, esistono principalmente i pannelli di tipo TN, i pannelli di tipo IPS, e i pannelli di tipo VA:

• i pannelli con tecnologia TN, acronimo inglese di twisted nematic, oltre ad essere sul mercato già da diverso tempo, hanno anche una frequenza di aggiornamento (chiamata anche refresh rate) molto maggiore rispetto a quella offerta dai pannelli IPS, un tempo di risposta alquanto minore (non è raro trovare infatti pannelli TN con un tempo di risposta di un solo ms), e molto spesso consentono anche di ottenere una frequenza di aggiornamento che può superare addirittura i 144 Hz (che si rivelano particolarmente utili soprattutto in ambito gaming), sebbene nella maggior parte dei monitor si attesti su valori attorno ai 50/60 Hz;

• per quanto concerne invece i monitor con tecnologia IPS, acronimo inglese di in-plane switching, i loro punti di forza riguardano il modo con cui questi sono in grado di riprodurre i colori, cioè fino a 1,07 miliardi di colori contro i “soli” 16,7 milioni dei pannelli TN, e gli angoli di visione particolarmente elevati, al contrario dei monitor con tecnologia TN che risentono della resa cromatica e della luminosità guardandoli soprattutto lungo la verticale;

• i pannelli con tecnologia VA, acronimo inglese di vertical alignment, cercano infine di coniugare i vantaggi offerti da entrambe le tecnologie TN e IPS. Sono divisi in MVA (multi-domain vertical alignment), PVA (patterned vertical alignment), e ASV (advanced super view). La differenza principale rispetto alle altre tecnologie è che un pannello VA ha la capacità di spegnere completamente la luce proveniente dalla retroilluminazione quando questa non è voluta, permettendo così di ottenere dei rapporti di contrasto più elevati assieme a dei neri più profondi.

Gli ultimi fattori, ma non per importanza, da prendere in considerazione nella scelta dello schermo sono anche la luminanza (per la quale ti consiglio di non scendere mai al di sotto dei 250 nit) e la resa dei colori (che ti consiglio almeno del 45% con uno spazio dei colori NTSC o, ancora meglio, del 100% con uno spazio dei colori sRGB). Infine, se hai intenzione di passare molto tempo davanti allo schermo del notebook, ti consiglio di puntare sui modelli dotati di una tecnologia per la riduzione delle emissioni di luce blu.

Lo spazio di archiviazione, chiamato anche storage, memoria secondaria o memoria di massa, rappresenta il principale collo di bottiglia di tutti i PC portatili e i computer in generale. Al giorno d’oggi, però, lo spazio di archiviazione, oltre che su un tradizionale disco fisso (chiamato talvolta semplicemente HDD), può essere basato anche sulle unità a stato solido, meglio conosciute come SSD, che non sono altro che dei particolari dispositivi in grado di offrire delle prestazioni decisamente migliori rispetto ai classici hard disk. Ragion per cui, cerca possibilmente di acquistare un computer portatile dotato soltanto di questa nuova tipologia di archiviazione, che talvolta viene anche chiamata flash memory, con una capacità di almeno 250/256 GB.

Inoltre, se tra le specifiche di un notebook trovi una voce del tipo SSD PCIe, SSD M.2 o SSD NVMe, significa soltanto che l’SSD in questione è collegato internamente al computer con un’interfaccia diversa rispetto alla solita SATA 3.0 e, pertanto, è in grado di offrire delle prestazioni ancora migliori.

Tuttavia, essendo gli SSD mediamente più costosi degli hard disk, se hai la necessità di avere molto spazio a disposizione per archiviare i tuoi file, allora dovresti cercare di puntare su un notebook dotato di un classico hard disk, volendo anche in configurazione ibrida (cioè un HDD tradizionale affiancato da un SSD). In questo caso, se è possibile, informati anzitutto sulla velocità dell’hard disk in questione – che viene espressa in giri al minuto, cioè in rpm – e poi cerca di prediligere i computer portatili dotati di un hard disk con una capacità di almeno 500/512 GB che hanno una velocità di minimo 7.200 rpm.

Tieni inoltre presente che sui computer portatili più economici lo spazio di archiviazione può basarsi anche sullo standard eMMC che offre delle prestazioni paragonabili a quelle delle schede di memoria SD, quindi migliori rispetto alle prestazioni offerte da un hard disk tradizionale ma inferiori rispetto alle prestazioni offerte da un SSD (in altre parole, una eMMC è una sorta di hard disk ibrido, meglio noto come SSHD).

Oltre al processore, alla memoria RAM, alla scheda video, allo schermo e allo spazio di archiviazione, quando si sceglie un PC portatile ci sono da valutare anche una serie di altre caratteristiche secondarie. Per quanto riguarda la tastiera, il mio consiglio è quello di scegliere un computer portatile dotato possibilmente del tastierino numerico, soprattutto se hai la necessità di usare dei programmi tipo Excel, con la tastiera stessa che magari abbia anche i tasti retroilluminati se hai intenzione di scrivere pure al buio. Stai inoltre attento al layout della tastiera, ossia a come vengono disposte le lettere sui tasti della tastiera, soprattutto se hai intenzione di acquistare il tuo notebook online. Molti computer che vengono venduti su Internet sono infatti importati dai mercati esteri e quindi, spesso, hanno una tastiera con il layout tedesco (conosciuto come QWERTZ) o con il layout francese (conosciuto come AZERTY) al posto del tradizionale layout italiano (conosciuto come QWERTY). Oltre alla tastiera presta attenzione anche alla qualità del touchpad (conosciuto pure come trackpad) testandolo, possibilmente, a computer accesso.

Per quanto riguarda la batteria informati invece se e rimovibile o meno, sulla sua capacità in mAh (se la capacità viene espressa in Wh, per ottenere la capacità in mAh basterà dividere i Wh per i volt e moltiplicare il risultato per 1.000) e tieni presente che non esiste una correlazione diretta tra il numero di celle presenti e la capacità in mAh della batteria. Ad esempio, una batteria dotata di 6 celle può essere da 6.500 mAh ma può anche essere da 7.600 mAh o da 8.900 mAh. Naturalmente l’autonomia della batteria è influenzata da vari fattori come da ciò che si fa sul computer e dalle caratteristiche hardware del computer stesso, ma in sostanza basta tenere a mente che, almeno in teoria, più alto è il numero di mAh, maggiore è l’autonomia della batteria.

Per quanto riguarda le altre caratteristiche di un notebook, cerca possibilmente di informarti anche:

Oltre a queste caratteristiche tecniche essenziali, se casomai potesse interessarti, dovresti però cercare di informarti anche sulla presenza di uno slot per leggere le memorie esterne, tipo le microSD, e magari anche sulla presenza di una eventuale webcam con microfono integrato se hai intenzione di fare delle videochiamate (a tal fine ti consiglio una webcam che abbia, almeno, una risoluzione HD, cioè di almeno 1.280 × 720 pixel). Come ultima cosa, ma non per importanza, dovresti informarti pure sulla qualità dei materiali utilizzati, specialmente se hai intenzione di utilizzare il tuo nuovo PC portatile anche per il lavoro. Prediligi quindi un notebook con un telaio solido badando alla qualità costruttiva dell’involucro esterno oltre che a quella della cerniera che consente di sollevare lo schermo, presta attenzione alla qualità del sistema di dissipazione del calore (che evita di far surriscaldare troppo il computer comportando, di conseguenza, un rumore eccessivo dovuto alle ventole che girano in continuazione per raffreddarlo), e non dimenticarti di controllare anche la facilità con cui è possibile aprire il pannello inferiore del notebook (per, ad esempio, effettuare delle operazioni di pulizia o semplicemente per aggiungere della ulteriore memoria RAM).

La versione del sistema operativo installato nel portatile gioca anche la sua importanza nella scelta di un buon PC portatile: le ultime versioni disponibili dei sistemi operativi più diffusi sono attualmente Windows 11, macOS Monterey e Chrome OS 91, ma tieni comunque presente che sul mercato esistono anche i notebook dotati di una distribuzione Linux (che sono venduti ad un prezzo mediamente inferiore rispetto agli altri notebook) mentre altri notebook ancora sono con FreeDOS o Endless OS, cioè sono venduti senza sistema operativo Windows.

Per quanto riguarda le marche disponibili, in commercio ne esistono veramente tante. Ad esempio, Alienware, Acer, Apple, ASUS, Dell, Eurocom (che offre la possibilità di farsi un notebook custom, cioè personalizzato), Fujitsu, HP (la Compaq è una sottomarca dell’HP), Lenovo, Microsoft, MSI, Packard Bell, Samsung e Toshiba. In ogni caso ricorda che più sulla marca in sé dovresti cercare di informarti sia sulla durata e sul tipo della garanzia (visto che non proprio tutte le garanzie offerte dai vari produttori sono proprio le stesse) e sia, non di meno, sull’affidabilità del supporto tecnico post vendita.

• se desideri utilizzare il portatile per il gaming, allora potresti cercare di scegliere un notebook dotato di una diagonale da 17,3 pollici con una finitura antiriflesso, un pannello con una frequenza di aggiornamento di 144 Hz, e una risoluzione Full HD (cioè con 1.920 × 1.080 pixel), un processore Intel Core i7/i9 o un processore AMD Ryzen 7/9, 16 GB o anche più di memoria RAM (con una frequenza di lavoro in MHz il più possibile elevata), un SSD NVMe PCIe 3.0/4.0 ×4 da 512 GB (altrimenti un hard disk da 2 TB da 7.200 rpm, magari anche in configurazione RAID), una scheda video con una memoria video dedicata da almeno 4 GB di tipo GDDR5 o GDDR6 (quindi una NVIDIA GeForce GTX/RTX o una AMD Radeon RX), oltre ad un’ottima scheda audio, ad una tastiera retroilluminata, ad una scheda di rete LAN Gigabit Ethernet, ad una scheda di rete wireless con il supporto allo standard 802.11ax (entrambe le schede di rete magari della Killer), ad un eventuale lettore/masterizzatore Blu-ray, e infine, ad un sistema operativo Windows a 64 bit, essendo Windows la piattaforma ideale per poter giocare sul computer;

• se con il portatile devi modificare foto e/o video, o magari gestire applicazioni di progettazione tecnica tipo CAD, CAE e CAM, rendering o grafica 3D, allora potresti scegliere un notebook dotato di una diagonale da 15,6″ (la quale rappresenta il miglior compromesso tra peso, dimensioni e portabilità) con una tecnologia del pannello possibilmente di tipo IPS oltre ad una finitura antiriflesso e ad una risoluzione di almeno 1.920 × 1.080 pixel, un processore Intel Core i7/i9 o un processore AMD Ryzen 7/9, dai 16 ai 32 GB di memoria RAM, un SSD da 500 GB/1 TB, ed una scheda video con almeno 4 GB di memoria video dedicata, di tipo GDDR5 o GDDR6, appartenente magari alla serie NVIDIA Quadro o AMD FirePro/Radeon Pro.

Giunti a questo punto dovresti finalmente avere le idee un po’ più chiare su come si sceglie un computer portatile. Tuttavia, prima dell’eventuale acquisto di un notebook volevo comunque cercare di darti qualche ulteriore consiglio. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del notebook, informati possibilmente sul sito del produttore e non prendere mai come veritiere le informazioni che trovi nei negozi e/o sui volantini, visto che non contengono tutte le informazioni necessarie ma anche poiché potrebbero contenere degli errori. Inoltre, prima di comprare un notebook, cerca di provare il portatile in prima persona, magari prendendolo con le mani, verificandone il peso e/o le dimensioni, accendendolo/spegnendolo, provando qualche programma, ed altre cose di questo tipo. Ricorda poi che su Internet i prezzi sono mediamente più bassi rispetto ai classici negozi di elettronica mentre la garanzia è sempre quella, infatti per chi acquista online c’è un diritto di recesso di almeno 14 giorni. Infine, una volta acquistato il tuo notebook preferito, per fare la prima carica della batteria ti consiglio di leggere questo apposito articolo (se acquisti un tablet potresti leggere invece quest’altro). Inoltre, se per caso hai comprato un computer portatile dotato di un sistema operativo Windows, forse potresti trovare utile anche questo ulteriore articolo che illustra quali sono i migliori programmi gratuiti disponibili per un sistema operativo Windows.

• per prima cosa devi valutare le tue necessità, ossia qual è il budget che hai a disposizione per acquistare il computer nonché cosa hai intenzione di farci con il tuo futuro computer;

Come scegliere un notebook per giocare ai videogame

Senza ombra di dubbio, i PC desktop tradizionali offrono maggiori opzioni di espansione e modalità di aggiornamento più facili, oltre ad essere molto più economici se paragonati alle prestazioni finali della macchina. Tuttavia, non si può negare il fascino di una macchina da gioco compatta e portatile, facilmente trasportabile dal soggiorno alla sala da pranzo, dalla veranda alla camera da letto.

L’acquisto di un computer portatile da gioco deve però essere effettuato con saggezza, seguendo alcuni accorgimenti: nelle vostre decisioni saranno fondamentali una serie di scelte relative ai componenti, che andranno valutate con la massima attenzione possibile, una ad una.

GPU: il tuo motore grafico 3D

Tutti i giochi moderni sono dotati di grafica 3D: questo significa che la componente più importante in un computer portatile di gioco sarà la scheda grafica (o GPU, abbreviazione di Graphic Processor Unit). Ad oggi, sono soltanto due le aziende capaci di produrre GPU di alto livello per computer portatili: AMD e Nvidia.

La maggior parte dei computer portatili destinati ad attività tradizionali vengono realizzati con grafica integrata Intel, ma non sono abbastanza potenti per eseguire giochi “seri” in 3D. L’unità grafica Intel è integrata direttamente nella CPU, mentre le GPU di AMD e Nvidia sono localizzate su un chip separato – e risultano quindi molto più potenti. In realtà, i chip grafici integrati possono rivelarsi adatti per alcuni giochi molto semplici o destinati ai bambini, ma non certo per i titoli più famosi e importanti.

Molto spesso i produttori cercheranno di ingolosirvi con macchine dotate di hard disk capienti o abbondanti quantitativi di Ram, ma non dovete farvi ingannare dalle apparenze: sarà in larga parte la GPU a decretare la qualità e la fluidità della vostra esperienza di gioco. Pertanto, se l’attività video ludica è di fondamentale importanza per voi, dovrete comprare la GPU più potente e “cattiva” possibile per il vostro portatile ricordando che questa, essendo vincolata alla macchina, non potrà essere sostituita o migliorata.

Quando vi troverete a valutare due computer portatili simili, sarà generalmente preferibile optare per quello con la GPU più recente (riconoscibile in base al numero di modello più elevato): una GTX 990M sarà una scelta migliore rispetto alla GTX 880M, e così via.

In linea teorica dovreste dare priorità non solo alla GPU, ma anche a quanto essa influisce sulle dimensioni del notebook. Le GPU di fascia alta sono veloci, ma il calore che generano e la potenza che consumano influiranno molto sulle dimensioni e sul peso finale del portatile (che dovrà pertanto ospitare sistemi di raffreddamento elaborati e batterie di grandi dimensioni). E per rispondere alla più classica delle domande, sì: avere due GPU in un computer portatile è meglio che avere una soltanto, se si desiderano migliori prestazioni di gioco.

CPU: Importante ma non fondamentale

Intel ha influenzato i consumatori diffondendo il concetto del “lusso” di una CPU potente, ma per il gioco la CPU di un notebook non sarà mai così fondamentale come la sua GPU. Un particolare fondamentale da tenere a mente quando deciderete di spendere più o meno soldi per una CPU più avanzata a parità di scheda grafica.

Una CPU con una velocità di clock più alta (o con più core) aiuterà nella codifica video o nel fotoritocco, ma raramente farà la differenza nei giochi 3D.

Eseguendo uno stesso gioco in contemporanea su diverse macchine con CPU diverse quanto a potenza, la differenza è scarsamente percepibile. Anche se un numero sempre maggiore di videogiochi è in grado di sfruttare core multipli, all’atto pratico anche un “semplice” dual-core Core i5 potrebbe andare bene per la maggior parte dei titoli presenti sul mercato – soprattutto perché in grado di supportare l’Hyper-Threading.

Tornando alla scelta relativa alla marca della CPU, è presto detto: Intel fa la parte del leone, in quanto è piuttosto raro ad oggi trovare un gaming notebook equipaggiato con CPU AMD.

RAM: mai esagerare

Prestare molta attenzione a quanta RAM state comprando è utile per limitare dove possibile spese superflue. Molte persone si impuntano nel comprare quantitativi di RAM eccessivi per i giochi, dal momento che 8 Gb rappresentano il quantitativo ideale per la stragrande maggioranza dei giochi sul mercato.

16 Gb non sono certo un male, ma è difficile trovare un concreto beneficio nei giochi di oggi. Peggio ancora, alcuni produttori di sistemi offrono configurazioni estreme – come 32 Gb di RAM – nei loro computer portatili di gioco, destinati a restare in larga parte inutilizzati anche dai titoli più recenti. Il consiglio è sempre lo stesso: risparmiate i vostri soldi e investiteli in una GPU più veloce o in un hard disk SSD.

SSD: tempi di caricamento più veloci

Un SSD (solid-state disk) non è essenziale, ma è sicuramente preferibile rispetto ai dischi tradizionali. Utilizzando un chip di memoria al posto dei piatti meccanici per l’archiviazione, un SSD velocizza il tempo di avvio di Windows, la reattività generale del sistema e anche la velocità di caricamento dei giochi. Avere un SSD non migliorerà il frame rate dei giochi 3D, quindi in caso di scelta tra frame rate più fluido e caricamenti più rapidi, starà a voi scegliere quale direzione preferire.

Gli SSD sono sicuramente un bel lusso, ma non potrete accontentarvi di quelli con capacità limitate. Se il portatile presenta un unico slot per i dispositivi di archiviazione, dovrete obbligatoriamente ripiegare su hard disk SSD di grandi dimensioni (dal costo molto elevato) o sui moderni dischi ibridi che “appaiano” SSD di piccola capacità a dischi tradizionali di grandi dimensioni. Lo spazio di archiviazione è infatti fondamentale per ospitare i giochi più moderni, particolarmente esosi in termini di Gigabyte di memoria.

Titanfall di EA, per esempio, richiede un download di 48Gb. Se l’unità principale è un 128Gb o 250Gb SSD, questa si ritroverà a corto di memoria in pochissimo tempo.

Display: scegliete ragionevolmente

Gli schermi dei notebook da gioco offrono un ampio ventaglio qualitativo, che spazia dall’ottima resa grafica a una mediocre. La stragrande maggioranza dei notebook monta pannelli LCD (con tecnologia LED) che offrono generalmente tempi di risposta rapidi, ma in molti casi un angolo di visuale limitato: visti di lato la resa cromatica potrebbe risultare distorta o annebbiata.

I monitor con pannelli IPS sono in molti casi preferiti per la loro migliore precisione del colore, ma così facendo aumentano sensibilmente anche i prezzi del computer portatile, scoraggiando alcuni fornitori dal distribuirli su larga scala. Altro aspetto fondamentale da considerare è la risoluzione. Per questo consigliamo una macchina con una risoluzione nativa ragionevole, che in genere significa almeno 1920×1080.

La tecnologia 4K da un lato è spettacolare per la densità di pixel, rendendo superfluo attivare l’anti-aliasing, dall’altro è destinata a “uccidere” il frame rate quando si eseguono giochi alla risoluzione nativa del display.

Un giusto compromesso potrebbe quindi essere la risoluzione di 1920×1080, oppure 1366×768 da considerare solo nei notebook da gioco di fascia bassa.

Tastiera

Quasi tutti i produttori offrono tastiere equivalenti fra loro. Alcuni modelli Alienware integrano una piastra di acciaio sotto i tasti WASD, vale a dire quelli maggiormente utilizzati nel controllo direzionale dei videogiochi per PC. Questo accorgimento garantisce alla tastiera una maggiore sensazione di solidità, impedendovi di danneggiare il computer portatile nei momenti concitati in cui sarete in lotta per sopravvivere ai vostri nemici.

Oltre a questo piccolo accorgimento, i computer portatili da gioco utilizzano in genere tastiere simili fra loro. Eccezion fatta per GT80 Titan di MSI che, per quanto folle possa sembrare, impiega sullo chassis del notebook una tastiera meccanica, di quelle con i tasti alti caratterizzati da una lunga escursione. Una cosa in voga fino alla fine degli anni 90, prima che queste tastiere venissero completamente soppiantate da quelle moderne dal design piatto.

Dimensioni e peso: trovate il giusto compromesso

È possibile acquistare un computer portatile da gioco con due schede grafiche, più alloggiamenti per unità di archiviazione, un drive ottico e uno schermo extra-large. Ma in questo caso preparatevi a dover spostare un notebook pesante quanto un transatlantico. Se contate di non dover trasportare in continuazione la vostra stazione di gioco, questo “dettaglio” potrebbe essere di scarso interesse, viceversa rappresenta un limite di cui tener conto.

Naturalmente, non tutti i computer portatili di gioco devono essere dei mostri da 12 chili. Esistono notebook più sottili con doppia scheda grafica di livello discreto, ma in questo caso sarà inevitabile dover rinunciare a qualcosa sotto il profilo delle prestazioni.

Questo, in definitiva, è il vero punto debole: più “portatile” è il portatile , più si dovrà rinunciare a prestazioni e frame-rate superveloci. Un limite che difficilmente potrà cambiare, a meno di nuove scoperte nel campo della fisica e di tecnologie avveniristiche. Per il momento, occorre solo rassegnarsi davanti a questa scelta.

Calore e acustica

I notebook da gioco possono essere fisicamente enormi, ma è pur vero che uno chassis di grandi dimensioni garantisce una più efficiente dissipazione del calore. Spazi più grandi consentono di ospitare grandi dispositivi per la dissipazione del calore e ventole maggiorate, in grado di girare più lentamente (e meno rumorosamente) a parità di potere di raffreddamento.

Chassis più grandi, in ultima analisi, si traducono in macchine meno rumorose e più efficacemente raffreddate. Ogni ragionamento vale però in linea teorica: non potrete realmente conoscere i livelli di efficienza acustica e termica di una macchina fino a quando non ci giocherete un videogioco bello “tosto” per almeno 10 minuti. Per questa ragione vi consigliamo sempre di testare i notebook da gioco prima dell’acquisto, in condizioni possibilmente estreme e stressando il più possibile tutte le componenti interne. Potreste riscontrare prestazioni eccellenti in un computer rovente, oppure uno chassis gelido raffreddato da ventole rumorosissime.

Aggiornamento dei componenti interni

Questo ultimo capitolo è sicuramente il più spinoso. Nei computer portatili, solitamente, le possibilità di aggiornamento hardware sono limitate. Potreste essere in grado di aumentare (più o meno facilmente) il quantitativo di RAM o sostituire l’hard disk con un modello più capiente, sostituire la scheda wireless o installare un modulo Bluetooth, ma non aspettatevi in alcun modo di poter aggiornare la CPU o la GPU. A meno, ovviamente, di non dissaldare e riassemblare artigianalmente il vostro notebook, perdendo ogni garanzia o, nel peggiore dei casi, la macchina stessa.

Per queste ragioni, prima di procedere all’acquisto del vostro prossimo notebook da gioco, valutate attentamente ogni singolo punto elencato e la spesa complessiva, tenendo ben presente che dovrete vivere con lui (e le sue componenti interne) per i prossimi anni.

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