Recensione iMac 24 Apple M1: perchè comprarlo

iMac si è finalmente rinnovato e non solo a livello hardware ma anche a livello estetico. iMac 2021 è di fatto il primo prodotto interamente progettato sulla base dei nuovi processori M1 e non è un adattamento di scocche ed estetiche già viste con il solo aggiornamento del processore come visto su Mac Mini, Macbook Air e Macbook Pro. Un prodotto completamente diverso, unico e che non ha rivali per dimensione, peso, prestazioni e qualità dello schermo in rapporto alla dimensione e risoluzione.

BIANCO E' MEGLIO?

Una delle caratteristiche che Apple ha spinto da subito su questi nuovi iMac è il colore. Una scelta molto particolare e che non si limita al solo prodotto ma viene ampliata ai cavetti, agli adesivi in confezione, al mouse e alla tastiera oltre ad alcune variazioni cromatiche del software e degli sfondi di default. Una soluzione che, gusti a parte, necessita di una capacità produttiva incredibile e che rende la realizzazione di questo prodotto in tutte le varianti mostrate, estremamente complessa e anche logisticamente molto articolata visto che, almeno inizialmente, è impossibile sapere quale sarà il colore più richiesto nei vari mercati, store e reseller.

Apple però non ha usato un solo colore, ma a seconda della variante, la parte anteriore sotto lo schermo di iMac, ha una nuance più tenue, diversa, che può sembrare slavata ma che ha un effetto comunque gradevole. C'è però a chi non piace (me e anche andando in negozio per vedere le varie soluzioni cromatiche, sono dell'idea che colori cosi forti non siano facili da inserire in tutti gli ambienti e allo stesso tempo, non apprezzo la colorazione anteriore diversa. Da questo la mia personale scelta, ovvero il modello bianco che, non solo ricorda molto gli iMac bianchi che tanto ho apprezzato (e Macbook), ma ha una colorazione molto più uniforme, facile da inserire in qualunque ambiente e rende il prodotto più fine e meno "di impatto" pur rimanendo estremamente elegante e impossibile da non notare in un qualunque ufficio o casa.

Inoltre va considerato che la maggior parte delle immagini che abbiamo visto, mostrano il prodotto acceso, sempre perfetto, senza cavi penzoloni e tutto perfettamente inserito in ambienti ordinatissimi, puliti ed estremamente curati. iMac però probabilmente lo vedrete spesso anche spento, quindi con uno schermo nero e con cornici bianche che, nel modello che vedete sopra sono stilisticamente simili anche sul "mento" ma, nelle varianti colorate, sono di un altra tonalità. Questo comporta che un iMac M1 24" da spento ha ben 4 colori: nero per lo schermo spento, bianco per le cornici, colore tenue sul mento, colore pieno sui bordi e dietro. Considerazioni che vanno fatte prima di una scelta ma che non rendono meno attraenti le soluzioni colorate: questione di gusti e ambiente di utilizzo.

PRESTAZIONI E UTILIZZO: 16GB DI RAM NECESSARI!

iMac M1 si può sintetizzare semplicemente in "cambia la scatola ma non il contenuto". In pratica iMac 24" ha esattamente le stesse prestazioni e performance di un Macbook Air, Macbook Pro e Mac Mini con una sola considerazione che voglio darvi essendo un utilizzatore da mesi di Mini M1 8/256GB.

Da sempre ho notato come la versione con 8GB di RAM di M1, tende ad affaticarsi con un monitor 4K reale (ovvero non 21:9 ma 4:3). Questo accade in maniera continuativa anche dopo i tanti aggiornamenti ricevuti con un decadimento delle prestazioni in circa 3 giorni che porta ad un riavvio necessario per tornare a "liberare" le risorse. La stessa identica cosa l'ho notata su iMac 24 che ha addirittura una risoluzione superiore al monitor che utilizzo a casa associato a Mac Mini. Il motivo è che la RAM è unificata e dunque viene allocata e gestita in base a quello che state facendo. Dunque un video 4K utilizza ram che viene magari spostata da altre applicazioni e questo, nei giorni, si nota e si fa sentire se la risoluzione che deve gestire M1 è 4K o superiore.

Facendo una prova di una settimana con un monitor 21:9 3440x1440 pixel le cose sono cambiate in modo sensibile con una gestione ram e fluidità nettamente superiori. Lo stesso identico riscontro l'ho avuto su Macbook Air 8/256 e Macbook Pro che, con schermi 2K, gestiscono con molta meno fatica i task anche a distanza di giorni senza riavvio (tanto che Macbook Air lo riavvio solo in caso di aggiornamento). Per questo motivo e proprio perchè ho utilizzato tutte le soluzioni M1, posso consigliare caldamente che su un iMac 24" spendere qualcosa in più per 16GB di RAM sia una scelta assolutamente sensata anche in vista del fatto che un M1 "come si compra rimane" e non sono possibili update se non con SSD esterni per ampliare l'archiviazione tramite USB.

Per quanto riguarda invece il display, la presenza del True Tone e del sensore di luminosità rendono questo 24 pollici 4.5K unico nel suo genere in quanto non ci sono soluzioni simili per qualità e adattamento all'ambiente in commercio. Buono anche l'audio che pur non avendo un volume particolarmente alto, riesce ad avere i giusti bassi, una buona corposità e allo stesso tempo si sposa molto bene con tutto quello che riguarda video chiamate, didattica online e non solo visto che il parlato è sempre molto pulito a livello di suono e qualità. Molto bene poi la web cam frontale e i microfoni che permettono di avere conversazioni in alta qualità (ovviamente rete permettendo).

IMAC M1 NON SOSTITUISCE IMAC INTEL

Dopo mesi di utilizzo di Mac Mini, Macbook Air e MacBook Pro, non posso che arrivare a considerare questo iMac 24 pollici un prodotto eccellente, bello, ingegneristicamente perfetto, iconico e al tempo stesso in grado di riprendere tutti i macro concetti di design che da sempre hanno caratterizzato Apple e gli iMac. Un all-in-one come nessun altro ma che non può essere considerato la soluzione perfetta per tutti. Sebbene M1 sia ottimo, iMac 24 non sostituisce gli iMac Intel di precedente generazione. Non ha la potenza necessaria per chi utilizza grafica spinta, non è adatto ai creator e non è adatto a lavorazioni pesanti. Dire che con iMac 24 si possono editare video non è sbagliato ma è completamente sbagliato dire che iMac sia un prodotto adatto all'editing. Considerando il prezzo poi non posso che aggiungere ulteriori considerazioni: togliere la LAN dall'alimentatore nel modello base è una differenziazione che fa solo "rabbia" visto che non è certamente un elemento chiave ma farebbe piacere averla

le usb in meno sul modello base non sono un vero problema, ma per 1719€ 512GB di SSD sarebbero stati la giusta opzione di partenza considerando che nulla è aggiornabile

scegliere poi 16GB di RAM non è un consiglio ma un'opzione praticamente doverosa

iMac 2021 è sicuramente un PC che soddisferà il 90% degli utilizzatori, uno strumento di lavoro eccellente e che trova nella silenziosità e freschezza (anche estetica), valori aggiunti importanti. Il costo non è basso ma non esiste uno schermo di questa dimensione con queste caratteristiche e in grado di entrare in spazi piccoli senza rendere l'ambiente di lavoro "un forno" in estate. Considerazioni che devono essere fatte perchè non esiste un prodotto alternativo sul mercato prendendo questi dettagli. Il prezzo è alto ma iMac M1 è da vedere come un eccellente compendio per l'utente che è già dentro l'ecosistema Apple. Per tutti coloro che vogliono sperimentare e capire se un Mac con M1 possa essere la scelta giusta, consiglierei un Macbook Air, oggi con 999€ di porta a casa nella configurazione 8/256GB e se proprio volete potete collegarlo al monitor di casa per avere il vostro "iMac M1" con le dovute differenze ma con l'indubbio vantaggio di potervelo portare ovunque.

Chiudo con l'ultima considerazione: iMac o Mac Mini M1? Considerando i circa 700€ di differenza sul listino per le versioni base, posso solo dirvi che un 24 pollici 4.5K con true tone, luminosità automatica e ottimo audio non si trova in commercio e che una soluzione cosi bella e completa in un ingombro cosi contenuto vale la differenza di prezzo perchè al design ed eleganza è giusto dare un valore.

VIDEO

Mac Studio e Studio Display: desktop e display senza pari

Una dimostrazione muscolare in tutto e per tutto: nelle specifiche, nelle parole usate per la presentazione, nell’orgoglio tradito da Tim Cook durante l’evento Peek Performance. Mac Studio è il nuovo prodotto di punta del mondo Apple per l’ambito professionale, portando il desktop ad un nuovo livello per offrire una postazione di lavoro senza pari. Studio Display è invece il monitor ideale al fianco di tanta potenza, per esprimere al massimo la forza delle immagini e del suono in una postazione che non vuole avere rivali.

Mac Studio

Due i modelli disponibili, uno con chip M1 Max e l’altro con chip M1 Ultra. Per spiegare le specifiche del nuovo prodotto, Cupertino utilizza abilmente una serie di confronti che dettano la differenza rispetto al passato e (indirettamente) rispetto alla concorrenza:

M1 Max Ha una CPU fino a 2,5 volte più veloce rispetto all’iMac 27″ più veloce con processore 10-core Ha una CPU fino al 50% più veloce rispetto a Mac Pro con processore Xeon 16-core Ha una grafica fino a 3,4 volte più scattante rispetto ad iMac 27″ e oltre il triplo rispetto a Mac Pro con la sua scheda grafica più diffusa È fino a 7,5 volte più veloce di iMac 27″ e fino a 3,7 volte più scattante di Mac Pro 16-core nella conversione dei video

M1 Ultra Ha una CPU fino a 3,8 volte più veloce rispetto all’iMac 27″ più veloce con processore 10-core Ha una CPU fino al 90% più veloce rispetto a Mac Pro con processore Xeon 16-core Ha una CPU fino al 60% più veloce rispetto a Mac Pro 28-core Ha una grafica fino a 4,5 volte più scattante rispetto ad iMac 27″ e fino all’80% più veloce rispetto alla migliore scheda grafica per Mac disponibile a oggi È fino a 12 volte più veloce di iMac 27″ e fino a 5,6 volte più scattante di Mac Pro 28-core nella conversione dei video

E se questo non basta, ecco cosa significa portare avanti una prova muscolare: “Con il suo media engine ultra-potente, Mac Studio con M1 Ultra può riprodurre 18 stream di video ProRes 422 a 8K, un’impresa che nessun altro computer al mondo è in grado di eguagliare“.

Non c’è rendering che spaventa, non c’è 3D che possa incontrare limiti: l’unità SSD è capace di performance fino a 7,4 GB/s e una capacità fino a 8TB, valori pensati esattamente per supportare la mole di lavoro che chip e unità grafica sono in grado di mettere insieme.

Design compatto, linee essenziali, ma una capacità di connettività estrema per offrire la massima versatilità possibile:

Dal momento che gli utenti collegano e scollegano spesso dispositivi, come quelli di archiviazione portatili, Mac Studio include porte sul davanti, per un accesso più comodo. Ci sono due porte USB-C, che supportano USB 3 a 10 Gb/s sul modello con chip M1 Max e Thunderbolt 4 a 40 Gb/s su quello con M1 Ultra. C’è anche uno slot per schede SD per importare facilmente foto e video. Inoltre, si possono collegare anche diversi monitor: fino a quattro Pro Display XDR oltre a una TV 4K, per un totale di quasi 90 milioni di pixel.

Studio Display

Studio Display è un monitor che nasce in perfetta continuità con Mac Studio. Compatibile con ogni altro device Apple, Studio Display è però un top di gamma che “non conosce rivali”: schermo retina 5K da 27 pollici con con oltre 14,7 milioni di pixel, 600 nit di luminosità e ampia gamma cromatica P3 fino a 1 miliardo di colori.

La videocamera incorporata, per contro, è la medesima del mondo iPad: 12MP con ultra-grandangolo e inquadratura automatica, pensata esplicitamente per chiamate e videoconferenze. Potente anche il comparto audio, con tre microfoni in array e potente sistema di riproduzione: “Quattro woofer force-cancelling riducono al minimo la distorsione e producono bassi potenti e articolati, e i due tweeter ad alte prestazioni creano medi accurati e acuti cristallini“.

Per assecondare ogni tipo di esigenza, Apple ha inoltre dotato il display di un adattatore VESA opzionale, utile per utilizzare il display tanto in orizzontale quanto in verticale.

In abbinata, Mac Studio e Studio Display creano la miglior postazione che Cupertino possa immaginare per gli utenti che affidano alla Mela le proprie ambizioni professionali:

Chi scrive e produce musica può gestire le composizioni più complesse, con centinaia di tracce, plug-in e strumenti virtuali, tutto in tempo reale.

Chi lavora con il 3D può realizzare composizioni artistiche con le geometrie più estreme, modificare enormi ambientazioni di cui prima era impossibile eseguire il rendering, e fare complesse simulazioni di particelle in tempi molto più brevi.

Chi sviluppa app può compilare nuove versioni di codice in modo incredibilmente veloce e automatizzare le integrazioni e i test come non ha mai fatto prima.

Chi lavora nel campo della fotografia può organizzare migliaia di scatti con velocità e precisione, lavorare su immagini di grandi dimensioni con centinaia di livelli ed esportare in un attimo il risultato finale per la pubblicazione.

Chi si occupa di videomaking può montare progetti multi-camera e più stream video 8K che mai, aggiungere un maggior numero di correzioni colore pur mantenendo fluida la riproduzione, e codificare video per la distribuzione finale con una velocità mai vista prima

Prezzi e disponibilità

Mac Studio e Studio Display sono immediatamente disponibili su Apple Store: le consegne avranno inizio a partire da venerdì 18 marzo.

Questi i prezzi ufficiali:

Fisso o portatile? Come scegliere tra iMac e MacBook Air o Pro

Scegliere il Mac giusto, tra fissi e portatili, è molto meno semplice di quel che potrebbe sembrare. Occorre mettere sulla bilancia prestazioni, aspettative, grandezza del display ma anche il budget, senza contare la discrepanza tra Intel e M1. Ecco come prendere la decisione giusta.

La domanda se la fanno in tanti, ma la risposta varia da utente a utente. Quando arriva il momento di mandare in pensione il vecchio computer per il nuovo, le possibilità sono molteplici: meglio la leggerezza di un MacBook Air, la compattezza e portabilità di un MacBook Pro, o la sontuosa potenza di un iMac con tutti i fronzoli? E in ultima istanza, meglio un fisso o un portatile?

Entrambe le macchine esistono in diverse varianti. Il MacBook Pro nei tagli da 13″ e 16″; l’iMac in quelli da 24″ e 27″. Per capire qual è quella più indicata per ognuno di noi, è sufficiente porsi alcune semplici domande.

Design

Come usi di solito il computer? Passi con disciplina la maggior parte del tempo seduto sempre sulla stessa scrivania, senza mai spostarti? Oppure sei sempre in giro, tra un meeting e l’altro, o in aule diverse all’Università, e viaggi spesso?

Sia il MacBook Pro che l’iMac sono gioielli di tecnologia informatica e design industriale. Sono fatti per sopportare grossi carichi di lavoro a tempo indeterminato, ma a livello ergonomico sono agli antipodi: stare tutto il giorno piegati a digitare su un portatile non è il massimo per schiena e cervicale perché il display è sempre molto basso rispetto alla linea visiva; e d’altro canto, un iMac non è una soluzione adeguata se si è soliti lavorare da postazioni diverse. Insomma, tutto dipende dall’uso che se ne fa.

A chi consigliamo iMac: A grafici, programmatori, videomaker, appassionati di videogiochi che useranno il computer sulla stessa scrivania per anni. Perfetto per uffici, negozi, luoghi di rappresentanza, home office per chi lavora in telelavoro.

A chi consigliamo MacBook Pro: Ai grafici, programmatori, videomaker, e agli appassionati di videogiochi che hanno bisogno di lavorare in mobilità; ma anche a chi crea musica o fa fotoritocco, per chi studia materie scientifiche, ingegneri, architetti, docenti e discenti universitari.

A chi consigliamo MacBook Air: A studenti, insegnanti, blogger, persone che hanno bisogno del portatile più leggero che esista nel catalogo Apple. È la macchina perfetta per chi ha bisogno di un vero PC con tutti i fronzoli e l’espandibilità di un computer tradizionale, pur restando comunque incredibilmente leggero e comodo come un tablet.

Inoltre, il MacBook Air è disponibile nei colori Argento, Grigio Siderale e Oro; il Macbook Pro Argento e Grigio Siderale. Gli iMac Intel sono solo Argento con cornice nera mentre gli iMac 24″ M1 sono disponibili in Blu, Verde, Rosa, Argento, Rosa, Giallo, Arancione e Viola.

Intel o ARM?

Da quando Apple ha lanciato i nuovi Mac con processore M1, la scelta si fa ancora più complicata. Perché il processore M1 è disponibile solo per modelli da 13″ e per gli iMac entry level, mentre gli altri restano per ora con Intel; e questo non è né un problema né necessariamente un male, ma è importante schiarirsi le idee prima dell’acquisto, e vi spieghiamo perché.

Attualmente il processore M1 di Apple è presente sui seguenti modelli di Mac:

MacBook Air (Tutti i tagli) Mac mini (Tutti i tagli) MacBook Pro (Solo nei tagli da 13″) iMac (Solo nei tagli da 24″)

Sebbene l’architettura ARM sia molto efficiente e potente, a parità di consumi, è ancora agli albori. Questo significa che soffre di un gran numero di problemi di gioventù, tipo:

Compatibilità Limitata Limiti sul quantitativo massimo di RAM installabile Scarsa espandibilità (ci sono solo 2 porte USB-C invece di 4) Incompatibilità con Windows, almeno per il momento Impossibilità di utilizzare GPU esterne o di poter pilotare più di un display

Tutte cose di cui occorre tenere conto, quando si acquista la macchina, per non rischiare di restare delusi o peggio di non poter fare tutto quello che serve per lavoro, produttività o svago. Alcuni utenti infatti possono aver bisogno di collegare più display, altri invece usano magari un gestionale che funziona solo su Windows, e altri ancora hanno bisogno di 32GB di RAM. Ognuno è un caso a sé, ed è importante valutare pro e contro prima di mettere mano alla carta di credito.

E poi c’è da considerare che il ciclo di prodotto dei Mac Intel resterà assolutamente invariato, sia dal punto di vista del supporto software che di quello hardware: in soldoni, significa che Apple continuerà ad offrire aggiornamento del sistema operativo come al solito, e per molti anni a venire. Pertanto, dal punto di vista della longevità dell’investimento, non c’è alcuna differenza tra un Mac con processore Intel o uno M1.

A nostro modo di vedere, tuttavia, conviene aspettare ancora almeno un annetto prima di fare il salto su ARM. Tanto più che dal punto di vista estetico, questi Mac sono assolutamente identici ai predecessori; anzi, stando ai rumors, le vere novità in termini di form factor e design si vedranno solo con le future generazioni.

E poi, c’è da considerare la questione dei costi che non è irrilevante. Grazie alle Iper-Offerte di luglio, ad esempio, è possibile portarsi a casa un Mac di altissimo livello a prezzi incredibili. E un Mac Intel, a differenza di quelli M1, oggi può godere del massimo supporto possibile, e di un parco software sconfinato.

Previous article Sono arrivati i nuovi iMac Apple:...
Next article Il nuovo iMac è potentissimo:...

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here