PC o Console: nel 2020 chi vince? Ha senso parlarne?

Perché sarebbe meglio comprare una Console invece?

Inutile girarci intorno: il prezzo di alcune delle componenti PC – schede video su tutti – equivale da solo all’acquisto di una (quando non due) console di nuova generazione.

E se è giusto dire che non è assolutamente obbligatorio affidarsi ai top di gamma per avere prestazioni accettabili, è anche vero che generalmente il prezzo di un PC è più alto di quello di una console. Almeno, il prezzo di partenza: come visto, il costo dei giochi PC è generalmente più elastico ed economico delle controparti PlayStation, Xbox e Switch.

Più del prezzo, il fattore che potrebbe far propendere verso l’acquisto di una console potrebbe essere la facilità di utilizzo, l’assenza di problemi di compatibilità e – in buona sostanza – la poca esperienza richiesta per goderne al massimo.

Vero è che proprio questo senso di scoperta, questa continua voglia di imparare cose nuove e personalizzare al massimo la propria esperienza di gioco, è quello che fa del gaming PC un’esperienza unica.

Sono evidentemente scelte personali, e non è detto che computer e console non possano coesistere nello stesso ecosistema gaming. Sono macchine diverse e offrono esperienze diverse. Decidere quale fa al caso proprio è questione di attitudine e conoscenza dei propri gusti.

Gloomhaven, non è il supporto a fare il gioco da tavolo

Tra tante disquisizioni che trovo in gran parte sterili su quanto il supporto informatico rovini l'essenza del gioco da tavolo, mi appresto a recensire un gioco, cioè, un videogioco da tavolo, che sarebbe anche il miglior gioco, cioè, videogioco, secondo BGG. Lo sforzo profuso e il risultato finale sono indicativi su come ancora una volta non è l'abito che fa il monaco e che, almeno secondo me, potrete continuare serenamente a giocare a giochi da tavolo sul computer continuando a chiamarli giochi da tavolo.

Questo Gloomhaven digitale prova a strizzare fin troppo l'occhio al videogioco, sacrificando invece elementi essenziali dell'esperienza da tavolo. Ma per fortuna il gioco sotto è un gran giocone e lo si gode pienamente lo stesso.

Prologo, cioè, questo gioco lo puntavo da tanto

Era un qualche momento tra il 2017 e il 2018 (penso). Ricordo che al tempo mi interessavo con curiosità al mondo dei giochi da tavolo, cercando invano di spingere gli amici attorno ad addentrarsi più in profondità in questo mondo. Leggevo saltuariamente articoli e recensioni qui in Tana, stupendomi di come fossero tutti firmati da un certo Agzaroth e chiedendomi se ci fosse qualcun altro oltre a lui.

In qualche modo arrivai a raggiungere il classificone di Boardgamegeek e, tra tanti nomi che ignoravo, mi incuriosì il primo in classifica, un certo Pandemic Legacy. Dopo essermi informato su cos’era, riuscii addirittura a reclutare altri tre sventurati per iniziare la campagna.

Qualche mese dopo, consultando il medesimo classificone, scoprii con dispiacere che non stavo più giocando al gioco più bello del mondo, perché in quella posizione c’era un altro nome: Gloomhaven. “Magari possiamo pensarci quando abbiamo finito Pandemic”, pensai.

Nel momento in cui scrivo, di Pandemic ci manca ancora il mese di dicembre. Quel Gloomhaven è rimasto lontano dalle mie possibilità e lo sarebbe tutt’ora: dedicare un anno di serate dal vivo a un unico gioco sarebbe troppo, anche per me.

Ma il mio sogno di gioventù in qualche modo si è mantenuto: è arrivato il Covid. Così, dopo averne finito una reale, di partita di Pandemic, è arrivato Gloomhaven in edizione digitale.

Il gioco, cioè, quello fisico da tavolo

Gloomhaven interfaccia iniziale

Gloomhaven è un gioco che non ha bisogno di presentazioni, se voleste leggere la recensione vi rimando a quelle redatte in passato (che potete trovare cliccando qui qui e anche qui ). Parliamo di un dungeon crawler, legacy,pur restando un dungeon crawler in tutto per tutto.

In ogni missione un gruppo di mercenari entreranno in grotte, boschi e altri anfratti di un vasto mondo fantasy per svolgere missioni di vario tipo, che consisteranno nella maggioranza dei casi nell’abbattere nemici prima di diventare esausti.

La parte che ha sicuramente decretato il successo del gioco è il suo peculiare sistema di gestione dei personaggi: ogni eroe ha una mano di carte azione divise in due metà: tipicamente quella superiore contiene un effetto di combattimento e quello sotto uno di movimento, ma non è sempre vero. In ciascun turno ogni eroe deve scegliere due carte e durante il suo turno svolgerà l’azione superiore di una e quella inferiore dell’altra, nell’ordine che preferisce.

Ogni carta ha anche un numero di iniziativa, ogni giocatore sceglie quale dei due privilegiare. L'ordine di iniziativa determina l’ordine in cui gli eroi agiscono rispetto ai mostri.

Quando l’eroe non ha più carte in mano, deve riposare e bruciare una carta che viene tolta dalla partita corrente. Nel momento in cui l’eroe non può più giocare due carte perché le ha bruciate tutte, è esausto ed eliminato dalla partita.

Tale sistema, declinato con un’enorme varietà di effetti ottimi nel caratterizzare ogni personaggio, è alla base della profondità di Gloomhaven e a dispetto della sua semplicità obbliga il giocatore a ponderare molto attentamente ogni mossa.

Durante le partite, gli eroi accumuleranno oro ed esperienza, salendo di livello come in qualsiasi dungeon crawler che si rispetti.

L’app ufficiale promette di portare questo mondo un po’ fantasy un po’ german nei computer di tanti giocatori, che non hanno modo di trovarsi con regolarità a giocare fisicamente sempre lo stesso gioco ma ci riescono con tranquillità dalla poltrona di casa. Ed è anche un’ottima occasione per trovarsi con altri giocatori fisicamente distanti. Ci riuscirà?

Grafica e materiali, cioè, estetica

durante una missione

Il gioco, cioè, l’interfaccia

Il gioco,(35 €), ha un aspetto che ricalca quello di un videogioco di ruolo. Sparisce del tutto il riferimento al gioco da tavolo:sia in mischia che a distanza.La griglia esagonale è evidenziata da pattern di erba, ossa o pietre a seconda dell’ambientazione. I dettagli delle stanze sono. I personaggi hanno due skin e movimenti differenti a seconda dell’attacco.Tanta, anche fin troppa abbondanza, che finisce per nascondere gli elementi rilevanti ai fini di gioco (infatti esiste un comando apposta per evidenziarli).

È possibile giocare attraverso differenti modalità: oltre alla campagna classica che può essere percorsa in solitario, gestendo più personaggi, c’è anche una campagna detta guildmaster pensata con due personaggi appositamente per il gioco solitario. Un tutorial che descrive tutti i concetti di gioco completa il ventaglio di scelte.

Entrando nel vivo del gioco verremo catapultati nel continente di Gloomhaven. Potremo visitare il mercante per fare acquisti, il tempio per farci benedire, vedremo barre come la ricchezza di Gloomhaven di cui non capiamo il senso, potremo selezionare le carte del mazzo infine potremo accedere alle missioni vere e proprie.

Entrati nella missione fa quasi paura pensare che col gioco cartaceo tutto il setup e la gestione di mostri andrebbe fatta a mano. L’interfaccia ripercorre le fasi del turno, chiedendo prima la selezione delle due carte ad ogni giocatore e poi scorrendo tra le diverse azioni che vengono svolte.

Impressioni, cioè, si poteva fare meglio?

Scelta delle carte

il mazzo dei modificatori è rappresentato da dei pallini che contano quante copie di ogni carta restano da pescare, ma non si ha la sensazione che sia un mazzo . Eppure, lo è anche per il gioco, tanto che se si viene buttati fuori a metà turno per un bug e si rientra, l’ordine in cui escono le carte è lo stesso;

. Eppure, lo è anche per il gioco, tanto che se si viene buttati fuori a metà turno per un bug e si rientra, l’ordine in cui escono le carte è lo stesso; stesso identico discorso per i mazzi dei mostri;

le regole speciali degli scenari non sono spiegate in dettaglio, sta ai giocatori scoprire eventuali casi particolari mentre sono sballottati dagli eventi;

mentre sono sballottati dagli eventi; si fa fatica a reperire le informazioni in gioco, non si può verificare quali carte dei mostri sono già uscite , bisogna stare molto attenti per capire quando si rimescola il loro mazzo;

, bisogna stare molto attenti per capire quando si rimescola il loro mazzo; i criteri con cui il gioco decide se puoi sparare da una stanza all’altra sono piuttosto oscuri e diversi rispetto al gioco fisico , e comunque scopri se hai supposto bene dopo che hai fatto il movimento;

, e comunque scopri se hai supposto bene dopo che hai fatto il movimento; il gioco ammorba con tutte le narrazioni (che sono tutt'altro che il punto forte di Gloomhaven) ma poi omette le informazioni su come si stanno bloccando o sbloccando scenari e possibilità;

e possibilità; non si possono annullare i movimenti anche se non hanno innescato altri effetti in gioco.

Ho rimarcato più volte come si percepisca la componente da videogioco, ma in questa circostanza non lo vedo come un fattore positivo., nascondendo con vergogna che si tratta invece di un gioco da tavolo.Ho già trattato in una precedente recensione il rapporto tra un videogioco e un gioco da tavolo, facendo emergere come secondo me a distinguerli non c’è tanto il supporto informatico o cartaceo, quanto più il controllo delle varie fasi in mano o meno ai giocatori. Ciò non vuol dire che decidono tutto i giocatori, ma che. In termini di gioco sono sistemi equivalenti, ma la sensazione è diversa. Questa sensazione sembra che si sia fatto di tutto per toglierla:

È il gioco che un po’ sembra dirti “vai sereno che qui ci penso io”. Tante volte, rispetto alle scarne indicazioni del gioco, è capitato in situazioni dubbie di “buttarci”, sperando che avessimo dato l’interpretazione corretta. La sensazione è molto diversa rispetto, per esempio, all’app di Through the Ages, senza dubbio molto ben fatta.

Altra problematica riguarda invece i bug, principalmente di due tipi: in multiplayer il giocatore che ha un momentaneo problema con la rete viene buttato fuori dalla partita e non può rientrare finché non è finito il round di gioco, oltre a questo capitano i cosiddetti “soft lock”, ovvero situazioni in cui sebbene il gioco non appaia fermo, non si attivano i pulsanti per procedere. Infine, il gioco è pesante per i computer datati di più di qualche anno; dato che il comparto grafico è tutt’altro che essenziale, mi chiedo se non si potesse fare diversamente.

Pensieri finali, cioè, si poteva fare meglio

vittoria!

Intendiamoci, Gloomhaven come gioco. Veste che però poteva essere diversa, sicuramente più stabile e anche realizzate in maniera tale che non desse l’impressione di accompagnare il giocatore per mano come un bambino scemo, per lanciarlo poi nella mischia senza dargli tutte le informazioni essenziali., nei quali è normali tenere i giocatori all'oscurao di gran parte dei meccanismi. Resta un adattamento di fattura discreta che permette di giocare a Gloomhaven in tutto e per tutto comodamente da casa propria.

I migliori giochi di società online per combattere la noia da Coronavirus

Molti di questi sono gratuiti, altri a pagamento, altri ancora richiedono degli abbonamenti mensili o annuali (ma si tratta sempre di pochi euro). Abbiamo perciò provato a fare un po' d'ordine tra le varie proposte della rete, segnalandovi alcune soluzioni interessanti e di buona qualità che vi possano intrattenere in questo periodo non certo facile. Di seguito vi illustriamo una serie di siti e applicazioni ideali per organizzare una partita tra amici e parenti, anche restando nelle rispettive case (ma se preferite un altro genere di gaming abbiamo dei consigli anche per voi !).

Uno dei modi migliori per affrontare l'isolamento forzato dettato dall'emergenza Coronavirus è quello di organizzare una bella partita ad un gioco di società coinvolgendo amici e parenti, ovviamente rispettando le giuste distanze. Fortunatamente il web ci viene incontro con tantissime soluzioni che permettono di organizzare delle vere e proprie sessioni di gioco in remoto , grazie a siti e portali specializzati.

RISIKO! CON LA VERSIONE DIGITAL LA GUERRA SI FA ONLINE

1) Challenge - La modalità Challenge è la modalità Torneo ufficiale disponibile solo per abbonati 2) Prestige - Si basa sul numero di turni per stabilire la durata della partita e si può giocare in 3,4,5,6 giocatori. 3) Trestige - Come la Prestige ma in questo caso si puo giocare solo in 3 giocatori. 4) Digital - Modalità a tempo che si può giocare solo in 4. 5) UltraDigital - Come la Digital ma che si conclude con una "sdadata". 6) Prestigious - Simile alla Prestige ma si gioca solo in 4 e con un tempo prefissato per le azioni durante il proprio turno

A livello di gioco ci sono invece sei differenti modalità di partita in cui cimentarsi:

Ad ogni modo se riuscirete a registrarvi, scaricare e installare tutto potrete iniziare a battagliare con i vostri amici. E farlo attraverso tante opzioni. Va detto infatti che esiste una versione trial gratuita, disponibile per un periodo limitato, e una serie di opzioni a pagamento; fra queste anche tre abbonamenti da 1, 3 o 12 mesi a scelta al costo di 3,95 €, 9,90 € e 35 € rispettivamente . Consigliabile, a nostro modo di vedere, questa seconda opzione, considerato anche che in questi giorni ad alto traffico l'accesso al gioco in modalità trial è limitato a sole 30 utenze.

Editrice Giochi è stata lungimirante nel creare in tempi non sospetti una versione digitale di quello che è forse il più celebre fra i suoi giochi in scatola (anche per dare spazio ai tornei ufficiali con i giocatori di tutto il mondo). Un po’ meno brava a curarne l’implementazione. Non tanto per l’aspetto grafico ma per via della compatibilità con i vari sistemi operativi. Bisogna infatti scaricare un client e assicurarsi di avere Adobe Air installato. E questo potrebbe dare dei problemi, soprattutto se avete un Mac.

SKRIBBL, L'ALTERNATIVA A PICTIONARY

Pictionary è senza dubbio uno dei giochi più divertenti da fare in gruppo, specialmente se le vostre capacità di disegno sono prossime allo zero. Tra un "Ma secondo te come potevo capirlo?" e un "Dai, ma era chiarissimo!", le risate sono assicurate e fortunatamente c'è un sito che ci offre la possibilità di rivivere questa esperienza anche in remoto.

Parliamo di Skribbl.io, un portale pensato per permettere a chiunque di incontrarsi per fare una partita al volo a Pictionary. Il suo funzionamento è molto semplice e non richiede alcun tipo di registrazione (ma ci sono ads): vi basterà accedere al sito, scegliere un nickname, personalizzare il vostro avatar e creare una stanza privata (o entrare in quelle pubbliche).

L'accesso alla stanza avviene attraverso la condivisione di un link univoco, quindi potete invitare i vostri amici e parenti in maniera molto semplice. Una volta fatto ciò, il gioco pescherà un giocatore a caso e darà il via alla partita, proponendogli 3 parole tra cui dovrà sceglierne una e cominciare a disegnarla entro il tempo limite.

Gli altri giocatori avranno la possibilità di indovinare il soggetto rispondendo nella chat testuale e con il passare del tempo verranno forniti sempre più indizi, come ad esempio alcune delle lettere presenti nella parola. Durante ogni round verranno assegnati dei punti sia a chi ha disegnato il soggetto, sia a chi ha indovinato.

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