La recensione di Acer Aspire Vero, il notebook sostenibile

Acer Aspire Vero non è l’unico notebook sostenibile al mondo ma è sicuramente quello che fatto più parlare di sé nel corso di questo 2021. I motivi sono parecchi: pensate alla presentazione di Acer in primavera, che ha posto un importante accento sul tema della sostenibilità ambientale e dell’impegno sociale, ma anche all’estetica particolare di questo laptop e alla fascia di prezzo che lo posiziona sotto la soglia dei 1.000 €.

Tutti elementi che rendono Aspire Vero particolarmente interessante. Ma com’è questo notebook nella quotidianità? Ve lo raccontiamo in questa recensione.

La recensione di Acer Aspire Vero: un design unico nel suo genere

Che Acer Aspire Vero sia un notebook insolito lo notiamo praticamente subito. E’ caratterizzato infatti da una scocca molto particolare, con una colorazione grigia di base che viene però arricchita da una serie di puntini colorati. Non è una scelta unicamente di stile ma è dettata in parte dal materiale con cui è realizzato il laptop: Aspire Vero è infatti composto al 30% di plastica riciclata.

Sullo chassis infatti troviamo il logo PCR, ossia Post Consumer Recycled, che è stato inciso nella scocca, esattamente come i loghi Intel Core e Acer. Non è una scelta casuale: l’azienda ha evitato di apporre adesivi o di sprecare materiali per un eventuale bassorilievo optando per una soluzione elegante e più sostenibile.

Definiremmo invece originale la decisione di inserire dettagli giallo fosforescente in questo Aspire Vero: piccoli elementi che però rendono il laptop meno banale e più moderno.

Preoccupati per la qualità costruttiva? In realtà la presenza della plastica riciclata non mina la generale solidità di Acer Aspire Vero che, nel complesso, è piuttosto robusto. L’unica pecca riguarda forse il coperchio che, se sollecitato, tende a piegarsi un po’ più del previsto.

Acer compensa però con l’utilizzo di viti standard per l’assemblaggio, una scelta che consente di smontare facilmente il prodotto per effettuare un upgrade o per eventuali riparazioni.

Sul fronte connettività abbiamo un sacco di ingressi utili. A sinistra troviamo il connettore per il caricabatterie – con ingresso proprietario -, l’HDMI, 2 USB-A e una USB-C mentre a destra abbiamo un’altra USB tradizionale e il jack da 3,5 mm per le cuffie. Praticamente c’è tutto. Avremmo però apprezzato la possibilità di ricaricare il laptop tramite la porta USB-C. Non è una funzione indispensabile ma, considerando la diffusione di quel tipo di caricabatterie, è una caratteristica che potenzialmente può salvare la giornata lavorativa.

L’autonomia

Il tema del caricabatterie ci porta dritti dritti a quello dell’autonomia che si attesta sulle 6/7 ore per quanto riguarda la riproduzione multimediale.

E’ un risultato inferiore rispetto a quanto offerto da altri notebook della stessa fascia ma non è affatto trascurabile visto che permette comunque di coprire buona parte della giornata.

La recensione di Acer Aspire Vero: le prestazioni e il display

Messa da parte l’autonomia, è difficile lamentarsi delle prestazioni di questo laptop. Abbiamo avuto modo di provare la versione con processore Intel Core i7-1195G7, Intel Iris Xe e 16 GB di RAM, una combinazione che se l’è cavata bene con tutti i compiti che gli abbiamo affidato.

Naturalmente non siamo di fronte ad un laptop di gaming quindi potrete giocare a qualche titolo poco impegnativo da un punto di vista grafico, come Fortnite, mentre dovrete rinunciare a giochi più impegnativi come Call of Duty o FIFA. In compenso può reggere un po’ di editing fotografico con Photoshop o Lightroom oppure un montaggio video non esageratamente pesante con Premiere Pro. Il suo terreno preferito però è quello legato alla produttività standard quindi con email, documenti, navigazione e presentazioni se la cava davvero egregiamente.

Un piccolo appunto. E’ vero che Acer Aspire Vero gestisce bene anche i programmi Adobe ma il display da 15,6 pollici non è pensato per questo genere di utilizzo. La copertura dei vari spazi colore – dall’sRGB all’NTSC – non è proprio elevatissima il che lo rende poco adatto a professionisti della fotografia, del video editing e della grafica.

Tenete inoltre in considerazione che la luminosità non è altissima: siamo intorno ai 250 nits che sono più che sufficienti negli spazi chiusi ma meno adatti ad un eventuale uso all’aperto.

Segnaliamo infine la presenza della webcam, posizionata sopra il display, al centro del bordo superiore. E’ a 720p e la resa non è eccelsa: anche in una stanza ben illuminata rimane parecchio rumore di fondo. Un peccato vista la quantità di videochiamate che costellano le nostre giornate.

Tastiera e touchpad

La tastiera è composta al 50% di PCR. Abbiamo anche due tasti, la R e la E, che sono al contrario e sono gialli. Non è un caso. RE sta per Review, Rething, Recycle e Reduce, un riassunto della filosofia che ha ispirato questo laptop.

Nel complesso la tastiera mi è piaciuto molto. La corsa dei tasti è ottima, i pulsanti sono reattivi, abbiamo anche il tastierino numerico e una buona retroilluminazione.

Anche il touchpad non è male. E’ ovviamente in plastica e non in vetro ma è molto ampio, preciso, reattivo e supporta le gestures di Windows. In più include il lettore d’impronte per lo sblocco tramite Windows Hello che è sempre utile per la protezione dei dati.

Windows 11 e VeroSense

Sul fronte software troviamo di default Windows 11. Una bella sorpresa che vi fa risparmiare tempo visto che non dovrete fare voi l’upgrade del sistema operativo.

A bordo trovate poi VeroSense, il software di Acer che permette di definire la modalità di ottimizzazione della batteria e il tipo di ricarica. Potete infatti decidere di stoppare la carica all’80% per allungare la vita della batteria o prolungarla fino al 100%, a seconda delle vostre esigenze.

La recensione di Acer Aspire Vero: il verdetto finale

Acer Aspire Vero è in vendita a partire da 799 €. A nostro avviso è un prezzo adeguato per un laptop che offre ottime performance, una buona qualità costruttiva, una tastiera molto comoda, Windows 11 già a bordo e la possibilità di essere facilmente upgradato o riparato.

Attenzione solo al display che si adatta poco a chi lavora con video, fotografie e grafiche o ai puristi dei contenuti visivi.

Recensione Surface Laptop Go, l'entry-level si fa prezioso

Giammarco Russo, Gregorio Seidita, Claudio Orler, Roberto Di Lonardo, Matteo Del Monte, Massimiliano Zullo.

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I Surface sono tra i portatili che preferisco. Microsoft ha realizzato una linea con proposte interessanti e principi di design che condivido. Mi ricordano un po' i MacBook, sia in positivo che in negativo: ottima qualità generale ma prezzi più elevati della media. Addirittura, sui Surface Laptop alcuni upgrade di memoria costano più che sui Mac... e ho detto tutto. Però il Surface Laptop 3, che ho provato lo scorso anno, mi è piaciuto e mi ha ricordato perché alcune persone decidono comunque di pagare di più a parità di prestazioni.

Quando si compra un portatile non si acquista solo una scheda madre con sopra CPU, RAM e SSD. Allo stesso modo, quando si sceglie un'auto non credo che si guardi soltanto il motore o le sospensioni. Non è mai facile ottenere alte prestazioni a basso a prezzo, ma nel mercato dei portatili molti produttori ci provano nel modo sbagliato. Cioè prendono componenti con consumi troppo elevati che richiedono sistemi di dissipazione enormi e una quantità di corrente non erogabile dalla batteria. Quindi, per sfruttare le reali prestazioni del portatile si è costretti a tenerlo collegato alla corrente elettrica. Alcune di queste macchine riescono ad essere anche molto economiche per le loro specifiche, perché puntano a conquistare quelle persone che, potendo spendere una cifra X, preferiscono avere i dati di cartellino migliori senza curarsi di design, dimensioni, peso, ergonomia, rumorosità, tastiera, trackpad e tutte quelle altre cose che rendono un prodotto migliore di un altro. Per dire, ci sono alcuni portatili da gaming fatti davvero bene e infatti costano un accidenti, ma se ne trovano anche in fasce molto economiche perché sono semplicemente dei cassoni raffazzonati e poi agghindati con una qualche luce RGB e la scritta gaming. Quel che voglio dire è: siate sempre consapevoli di ciò che acquistate.

Mi serviva un portatile Windows piccolo e ben fatto.

Per capirci, qualcosa che prima del 2014 avrei cercato nel catalogo dei Sony Vaio. Tra le possibili proposte avevo notato il Surface Laptop Go per l'interessante schermo da 12,45" in formato 3:2, però aveva un prezzo assolutamente insensato. Pensate: 649€ per un modello dotato di 4GB RAM e 64GB storage su schedina eMMC. La configurazione successiva era la prima che si potesse prendere in considerazione sul piano tecnico, con 8GB di RAM e 128GB SSD, ma costava 819€. Parlo al passato perché ad un certo punto Microsoft si è accorta del problema ed ha operato un netto taglio. Il modello in questione è sceso da 819€ a 699€ e, un mese esatto da oggi, c'è stato anche uno sconto aggiuntivo di 50€. Per farvela breve, a 649€ mi son detto: ok, il prezzo è giusto.

Domani sarà un mese esatto da quando l'ho ricevuto e sto scrivendo questa recensione sia per condividere le mie impressioni che per fare il punto e capire se voglio tenerlo. Sia chiaro, l'ipotesi di un reso non era neanche nell'aria quando l'ho acquistato, pensavo di aver trovato il prodotto giusto per le mie esigenze, ma con l'uso ho avuto modo di valutare meglio alcune cose.

Qualità Surface in veste economica

Il primo prodotto Surface che ho usato per lungo tempo è stato il Surface Pro 4 e non è scattata proprio la scintilla. A parte i limiti / vantaggi di un 2-in-1, ho riscontrato una certa immaturità del sistema, con continui problemi in fase di boot e autenticazione. Il Surface Laptop 3, invece, mi è piaciuto. Nel Surface Laptop Go si ritrovano gli stessi principi di design ed ergonomia, solo leggermente rivisitati in chiave economica.

Il design mi piace moltissimo, è sobrio e lineare, di metallo nel top case e sulla superficie interna della tastiera, mentre in basso è di materiale plastico. Molto riuscito, però, in quanto solido e perfettamente assemblato. Le dimensioni sono sufficientemente contenute (278 x 205 x 15 mm) e anche il peso è "giusto": 1,11 Kg. Il coperchio si solleva con una sola mano, che è sempre un sintomo di buona progettazione. Le viti per aprirlo non sono a vista, ma si raggiungono facilmente sotto le due strisce di gomma inferiori, e si potrebbe sostituire il disco interno (non sul modello base con eMMC). Quindi, io ho la versione da 128GB ma potrei fare l'upgrade in futuro: sebbene gli SSD in formato M.2 2230 non siano proprio i più facili da reperire, qualche esemplare esiste.

Il touchpad funziona benissimo, non è enorme come quello dei modelli superiori e purtroppo non è neanche di vetro, quindi è leggermente meno scorrevole, ma se non lo sai non ci fai molto caso. Quindi qui il risparmio è stato ottenuto senza grossi sacrifici per l'utente.

La tastiera è molto buona, come da tradizione per i Surface. I tasti sono sufficientemente alti da sentirli ma non troppo da risultare fastidiosi. Sono ben sagomati e sufficientemente spaziati. Anche le proporzioni sono quelle giuste di una tastiera full-size, l'unica cosa che non mi piace sono i tasti freccia, con quelli laterali a dimensione standard: continuo a tifare per il vecchio e più pratico layout standard a T capovolta.

Ma il vero aspetto negativo è un altro ed è che manca la retroilluminazione. Sulla carta non gli avevo dato molto peso e invece è la ragione principale che mi sta facendo pensare di renderlo. All'aperto o in uso ufficio non lo noterete, ma i tasti grigio scuro con i testi grigio chiaro sono praticamente invisibili già in penombra. Io non guardo la tastiera mentre digito, per cui se inizio con una lettera giusta poi proseguo a memoria, tuttavia mi restituisce una sensazione di vuoto sotto le dita che ho trovato spiacevole.

Ci sono poche porte, ma per il tipo di computer non ne faccio un dramma. Almeno abbiamo sia una USB-A che una USB-C, oltre all'uscita audio da 3,5mm, quindi non servono sempre adattatori anche per le cose semplici. Però avrei certamente evitato il Surface Connector sulla destra, nonché l'alimentatore proprietario che vi si collega. Si può caricare anche via USB-C, per cui avrei preferito un alimentatore standard usando quello spazio per un'altra porta USB-C. Vero che esistono dei dock per il Surface Connector, ma per il tipo di portatile un hub sarebbe stato sufficiente.

Completa la dotazione wireless con Wi-Fi 6 e Bluetooth 5, ma avrei considerato una variante con LTE se ci fosse stata.

La webcam è un altro elemento votato al risparmio, per via della risoluzione 720p. Ma non è solo la risoluzione il problema, è che proprio ha una bassa qualità, con parecchio rumore e poca gamma dinamica (brucia facilmente zone chiare anche al chiuso). Inoltre non ha tutti i dispositivi per risultare compatibile con Windows Hello. Come sistema di autenticazione si usa l'impronta, con il lettore posizionato sotto il tasto di accensione. Funziona bene e si illumina al momento dell'accesso, per cui almeno vediamo dove mettere il dito.

Il microfono ambientale è basato su due capsule e il risultato sulla voce è sufficiente, mentre le casse "omnisonic" suonano in modo decente, ma solo fino al 50%. Più in alto si impasta tutto, e comunque non tirano fuori delle frequenze basse degne di questo nome. Per cui: il comparto multimediale è passabile, ma speravo in qualcosa di meglio.

Lo schermo è giusto, per me

Il display è da 12,45" in formato 3:2, una dimensione che ho semplicemente adorato. Le cornici ci sono, ma piuttosto sottili, per cui il computer rimane visibilmente compatto pur avendo una buona area per la visualizzazione dei contenuti. La risoluzione non è elevata, perché si tratta di 1536 x 1024 pixel, ma non mi ha mai dato una sensazione spiacevole nella visualizzazione di immagini, video o testi. Buono il contrasto e validi i colori con supporto per lo spazio sRGB, mentre il più ampio gamut P3 è coperto per meno dell'80%. Infine, la luminosità massima di circa 350 nit è valida al chiuso ma un po' sofferente all'aperto. Insomma, non uno schermo eccezionale ma per l'uso ufficio e multimedia io l'ho trovato adeguato.

C'è anche il touchscreen, con supporto multi-touch a dieci dita, ma rimane una caratteristica superflua visto che la cerniera non è ribaltabile e neanche si appiattisce. Ogni tanto mi è capitato di schiacciare un pulsante sul display più per prova, ma dopo un po' te ne dimentichi completamente. Forse il costo di questa funzionalità si sarebbe potuto spendere diversamente o farlo risparmiare agli acquirenti.

Prestazioni da generalista

Il Surface Laptop Go arriva con Windows 10 S, ovvero in modalità limitata all'installazione delle sole app nel Microsoft Store. Questo forse ci dà un'idea del target del prodotto, ma rimane sempre facilissimo passare alla versione 10 Home completa tramite le opzioni, ed è la prima cosa che ho fatto quando l'ho ricevuto.

Il processore è un Intel Core i5 di decima generazione, precisamente il i5-1035G1 Ice Lake con 4-core/8-thread e frequenza base di 1,19GHz. In sostanza è molto simile all'i5 del vecchio MacBook Air Intel del 2020, ma qui c'è la componente grafica più scarsa per questa serie – infatti non fa parte delle Iris Pro ma della famiglia economica UHD.

Grazie al processore, scorre comunque abbastanza fluido nell'uso generalista. Non ho riscontrato alcun problema in navigazione, posta, video call, gestione documentale, filmati, ecc.. e gli 8GB di RAM sono adeguati per questo uso. Non scalda neanche troppo in tali ambiti, per cui tende a rimanere abbastanza silenzioso e scattante. Il punto è: non chiedetegli di più. Basta relativamente poco per far salire la temperatura e sentire la ventola interna, che è anche un po' sibilante. Non proprio fastidiosa, ma non è esattamente "soffice" nell'erogazione.

In ambito fotografico ci si può ancora lavorare, con qualche sacrificio, per tutto il resto arranca. Per dire: montaggio video è escluso, a meno di non fare qualcosa di veramente molto basic, e per il gaming è meglio usare qualche servizio cloud. Non ci sono molti settori professionali in cui questa macchina sia adatta, soprattutto se basati in tutto o in parte sulla componente grafica. Il Surface Laptop Go è – ed è pensato per essere – un computer snello per le attività semplici del quotidiano.

Batteria così così

Forse – e dico forse – in epoca pre-Apple M1 avrei giudicato "sufficiente" l'autonomia di questo laptop. Con un uso veramente minimo su tutti i fronti, la batteria da 39.7Wh ci fa raggiungere 7/8h al massimo, ma quando si inizia a fare un po' di attività più concreta, con tante app in multitasking, allora 3/4h possono metterlo ko. Anche meno se avete la pessima idea di portarlo al 100% d'uso del processore in modo continuativo.

Conclusione

Il Surface Laptop Go ha il suo perché, ma non nella versione base con 4GB e schedina eMMC. So bene che molti non saranno d'accordo, giudicandolo a priori solo per la scheda tecnica, ma è un errore che spesso si fa anche riguardo ai Mac, dimenticandosi che un portatile (più di un fisso) non è solo prestazioni ma anche esperienza d'uso. E in questo, Microsoft, se la cava piuttosto bene. In questo caso ho visto le carte giuste per conquistare un certo tipo di utenza, ovvero chi ha bisogno di un computer piccolo ma fatto bene. Nell'insieme, però, qualcosa non convince. Passi lo schermo, che all'atto pratico ho trovato molto piacevole, e vanno bene anche le poche porte e lo storage base contenuto, perché ci ripaga con un design ottimo, dimensioni compatte, tastiera e touchpad comodi. Il prezzo originale non lo considero neppure, ma anche a 699€ le cose che non mi vanno proprio giù sono l'assenza di retroilluminazione e la qualità della webcam (sempre più importante di questi tempi). Inoltre con questo processore e grafica così limitata, mi aspettavo un'autonomia migliore. Nel complesso direi che è un prodotto sufficiente per chi apprezza i suoi punti di forza ma che non convince fino in fondo. Peccato.

PRO

Ottimo design, buona qualità costruttiva

Formato dello schermo ampio per la diagonale

Tastiera molto comoda

Touchpad efficace

Lettore d'impronta efficace

Microfoni adeguati per la voce

Presenti Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.0

Silenzioso... finché si usa per operatività spicciola

CONTRO

Tastiera non retroilluminata

Webcam 720p non compatibile con Windows Hello

Autonomia solo sufficiente

Schermo non al pari di modelli con prezzi analoghi

Prezzo alto per le specifiche

DA CONSIDERARE

Prestazioni da entry-level, soprattutto sulla grafica

Poche porte, ma almeno c'è sia USB-A che USB-C

Recensione Alldocube GT Book: il laptop (quasi) perfetto a meno di 320 euro!

Andando a scavare un po' più nel profondo del nostro ricco sito web troverete sicuramente qualche recensione di notebook e, più in generale, PC portatili. Non abbiamo mai perso occasione di parlarvene e, quasi sicuramente, non ne perderemo anche in futuro. Dando uno sguardo ad alcuni di questi prodotti, però, noterete una cosa in particolare: la maggior parte di essi monta al proprio interno un hardware piuttosto datato. E questa è una considerazione che vale sulla base del fatto che nel momento in cui abbiamo stilato la recensione la CPU, così come altre componenti, erano uscite sul mercato già diversi anni prima. Siamo sempre curiosi, però, di portarvi prodotti di questo tipo, così come dispositivi ancora più aggiornati come il nuovo Alldocube GT Book. Che ci crediate o no, infatti, al suo interno monta un Intel Celeron uscito proprio quest'anno (Q1 del 2021). Malgrado tale aspetto, però, quello che ogni utente vuole è velocità e facilità d'uso, caratteristiche che nel quotidiano fanno davvero la differenza. Scopriamo insieme, quindi, se questo prodotto rientra all'interno di questa categoria di notebook. Restate con noi e date un'occhiata alla nostra recensione completa.

Recensione Alldocube GT Book

Unboxing

Devo ammettere che la confezione di vendita, in cartone riciclato, non offre nulla di nuovo alla vista rispetto ad altri modelli concorrenti. Anche a livello di dotazione, poi, siamo più o meno sullo stesso livello, offrendo i seguenti accessori:

Alldocube GT Book;

alimentatore da parete, con presa cinese (non è presente alcun adattatore in confezione);

cavo USB/USB Type-C per la ricarica;

breve manuale delle istruzioni.

Design & Materiali

Volendo fare un confronto con altri prodotti concorrenti questo dispositivo è quello realizzato meglio, soprattutto sotto certi aspetti. Dandogli un'occhiata più da vicino, infatti, è chiaro come l'azienda abbia saputo combinare bene la plastica con l'alluminio, non avvertendo quasi la differenza tra una e l'altra superficie. Vi segnalo, in ogni caso, come probabilmente solo il retro del display è di alluminio. Malgrado tutto ciò, comunque, credo che il brand si sia impegnato in particolar modo per offrire ai propri clienti un'esperienza di buon livello. Oltre alla parte hardware, che analizzeremo dopo, qui trova sede un display con cornici sottili ed una tastiera che anche nei momenti più concitati riesce a soddisfare. Non mancano, poi, dimensioni piuttosto contenute, attestandosi su 207 x 323 x 17 mm e con un peso di circa 1,35 Kg. Se pensate che sia troppo pesante, non preoccupatevi: si può portare tranquillamente in giro senza ripercussioni, in maniera comoda e veloce.

Discostandosi un po' da altri modelli simili, venduti da brand concorrenti, questo terminale propone poche porte legate alla connettività, ma non è tutto. A bordo, infatti, troviamo come sempre un ingresso USB 3.0 ed una porta per microSD, mentre sul frame opposto risiedono il foro per l'alimentazione, un microfono e l'ingresso USB Type-C. Ed è proprio quest'ultima componente che non vediamo spesso su prodotti del genere, definiti low-cost. Ci fa piacere, quindi, che Alldocube abbia pensato per una volta anche alla praticità e, soprattutto, all'immediatezza. Notiamo, poi, una webcam sulla parte frontale, proprio in corrispondenza della cerniera, così come un ulteriore microfono aggiuntivo proprio davanti ad essa.

Dando uno sguardo sulla parte inferiore, quella che poggia a terra, vediamo come l'azienda abbia aggiunto quattro pratici gommini, coadiuvati dalla presenza di altri due stessi elementi posti sulla cerniera centrale. Grazie ad essi, quindi, si riesce a godere di una sicurezza e di una visione migliore quando si inclina il display, dando quasi la sensazione di trovarsi di fronte ad prodotto premium. C'è molta cura dei dettagli e a livello costruttivo non ho assolutamente nulla da dire di negativo, ad eccezione di un unico fatto: sulla parte alta del display, a sinistra, si intravede un difetto del pannello LCD. Avrei preferito non notare tale errore, ma in effetti è abbastanza significativo.

Tastiera & Trackpad

Dimensioni compatte e leggerezza, sono questi i punti a favore di Alldocube GT Book. Se della seconda caratteristica è vero solo in parte, la prima è dovuta principalmente dalla presenza di una tastiera ridotta al minimo. Non c'è il classico tastierino numerico e tutto si riduce ai classici tasti che troviamo solitamente sui notebook dalle dimensioni meno generose. Vi segnalo solo che, purtroppo, il layout è americano, una problematica che può essere risolta solo con l'abitudine all'utilizzo di tale sistema o, più semplicemente, con qualche apposito sticker per le lettere accentate. Dalla sua parte, però, devo anche dire che la distanza tra i vari tasti è adatta anche ad una scrittura piuttosto veloce, con una corsa non troppo profonda. Lavorare di sera, poi, non sarà mai stato così facile, potendo sfruttare i tre livelli di retroilluminazione della tastiera stessa.

Se da un lato la tastiera, dunque, si dimostra essere piuttosto comoda, dall'altra parte il trackpad perde qualcosa in termini di ergonomia. Questa sezione, infatti, è abbastanza risicata e la superficie di tale componente non permette una grossa escursione. Si sviluppa più in lunghezza che in altezza, dunque talvolta tale forma potrebbe creare qualche leggero problema in fase di navigazione. Resta il fatto, in ogni caso, che il feedback è buono, anche se non entusiasmante. Non si perdono troppi colpi ma talvolta la digitazione risulta essere un po' legnosa.

Display

Ad occupare tutta la parte frontale trova sede un display LCD IPS da 14,1″ con risoluzione Full HD (1920 x 1080 pixel) e aspect ratio di 16:9. Dunque, si tratta di un pannello piuttosto standard, che non punta a stupire all'interno di questo mercato. Vediamo, quindi, come i colori sono abbastanza ben tarati, con bianchi che comunque tendono al blu e neri poco profondi. Gli angoli di visuale, inoltre, non sono affatto male, salvo poi constatare una luminosità massima forse non all'altezza delle aspettative.

Anche se la superficie del display è opaca i riflessi sono visibili e disturbano non poco la visualizzazione dei vari contenuti a schermo. Resta ugualmente un prodotto valido per lavorare in esterna, a meno di non trovarsi proprio a tiro dei riflessi del sole. Diciamo, però, che proprio in ambito lavorativo mi sarei forse aspettato qualcosa in più dalla cerniera, che permette di inclinare lo schermo di meno di 120°. Non è semplice, quindi, mantenere il notebook sulle gambe durante le sessioni di scrittura più concitate, costringendoci ad avere sempre a disposizione una comoda superficie d'appoggio. Apprezzo tantissimo le cornici laterali molto ridotte che impreziosiscono il dispositivo e ne danno maggior carattere, quasi dando l'impressione di trovarsi di fronte ad un prodotto molto più costoso.

P.S. Non vale per tutti, ma l'unità da noi ricevuta ha rivelato un piccolo difetto del display, sulla parte alta, che comunque non ne ha alterato l'esperienza nell'utilizzo di tutti i giorni.

Hardware & Prestazioni

Alldocube GT Book si dota di un processore quad-core Intel Celeron N5100, uscito nel Q1 2021 e caratterizzato da una frequenza di clock base pari a 1,10GHz e turbo boost fino a 2,80GHz. Questa componente è stata realizzata con processo produttivo a 10nm e permette di supportare tranquillamente 12GB di RAM LPDDR4x da 2933MHz e un SSD da 256GB. Completa l'intero pacchetto hardware una GPU Intel UHD Graphics da 800MHz che, ovviamente, è preposta alla gestione di tutta la parte grafica del notebook.

Questa è una macchina che può realmente soddisfare anche i più esigenti in termini di prestazioni. Non voglio, però, che qualcuno fraintenda queste mie parole, quindi è giunta l'ora di spiegarmi meglio. Nel corso di questi intensi giorni di test ho utlilizzato questo notebook per tutte le varie attività che svolgo quotidianamente, sostituendo il mio MacBook Pro. Devo dire, dunque, di essere rimasto sorpreso da alcune performance espresse dal prodotto, soprattutto con le applicazioni che richiedono uno spunto in più. Con Adobe Premiere, ad esempio, sono riuscito a montare un intero video di circa 8 minuti in 1080p aggiungendo qualche effetto ed inserendo pochi filtri colore, senza troppi problemi. Fin all'ultimo istante, poco prima dell'esportazione, ho potuto navigare tranquillamente all'interno del progetto senza alcun ritardo e potendo gestire in ogni momento la timeline. Ma non solo.

Mi sono dilettato anche nella modifica di qualche foto su Photoshop, a livello basilare, così come nella scrittura di questa recensione su WordPress e nella visione di video, film ed anche serie TV su Netflix e Amazon Prime Video. Con la diagonale di schermo a disposizione, dunque, non è poi così difficile eseguire tutte queste operazioni, potendo contare su un hardware in grado di far girare bene anche file in 4K salvati in locale. Tutti i vari file di test, con differenti caratteristiche, non hanno minimamente sofferto di alcun problema. Voglio spezzare, poi, una lancia a favore di questa macchina in ambito gaming che, sebbene non sia in grado di offrire ottime performance su un gioco come Fortnite, si comporta abbastanza bene con tutti gli altri titoli un po' più leggeri. Come si evince anche dai test che trovate nella sezione qui sotto, la gestione della CPU è abbastanza discutibile dato che il fenomeno del thermal throttling sembra essere una costante. Devo anche dire, però, che nell'utilizzo quotidiano non si avverte nessun rallentamento evidente e nessun altro tipo di criticità a livello di performance.

Benchmark

Software

Windows 10 Home è la versione software che è stata scelta per questa macchina, portando con sé tutti i vantaggi di un sistema di questo tipo. Come su altri dispositivi concorrenti, quindi, anche qui possiamo scaricare nuove app dal Microsoft Store o sfruttare, nel caso in cui se ne senta la necessità, le gesture di Windows. Sono presenti, poi, tutte le applicazioni principali e le impostazioni, così come sono state pensate dall'azienda della Silicon Valley.

Arrivano periodicamente i vari aggiornamenti che, un passo alla volta, migliorano le performance, la sicurezza e le funzionalità del prodotto. La licenza di Windows è già attiva, quindi potete fin da subito lavorarci sopra.

Audio & Connettività

Alldocube non ha badato a spese, includendo all'interno del pacchetto connettività anche il Wi-Fi 6. Al di là di tale aspetto, però, devo dire che la ricezione è buona ma, da un certo punto di vista, non del tutto eccezionale. Diciamo che a fronte di tale caratteristica mi sarei aspettato di più, soprattutto quando ci si trova ad una certa distanza dal proprio modem/router. Malgrado questo appunto, è possibile ugualmente navigare in tutta tranquillità quando ci si trova a casa, così come in esterna, potendo sfruttare tutta la banda a disposizione. Non manca, inoltre, il Bluetooth 5.1 che può sicuramente tornare utile per la connessione di varie periferiche come le cuffie auricolari senza fili.

Come detto già all'inizio, qui non mancano alcune importanti porte come la USB Type-C ed il jack audio da 3,5mm. Oltre questo, poi, l'azienda ha pensato bene di dotare tale unità di una webcam interna, posizionata proprio sulla cerniera centrale, da 1MP. Non esprime una gran qualità, soprattutto in assenza di sufficiente luce, potendo comunque risultare utile in qualche videochiamata di lavoro o, più semplicemente, di piacere.

Sinceramente mi sarei aspettato una qualità più bassa a livello audio ma, a differenza delle iniziali aspettative, il suono espresso dai due speaker posti in basso è di buon livello. C'è da fare solo un piccolo appunto: le due unità si trovano proprio in basso, sul retro del dispositivo, dunque il suono viene subito smorzato quando si appoggia il prodotto su qualche superficie.

Autonomia

All'interno di questo notebook si nasconde una batteria da 5.000 mAh. Questa unità mi ha permesso, con un utilizzo piuttosto stressante, di raggiungere quasi 3 ore e 30 minuti di utilizzo continuo. Si tratta di un'autonomia non proprio eccezionale per un prodotto del genere ma devo considerare il fatto che nel corso di tali giornate ho dato libero sfogo alla fantasia, sfruttando molto Adobe Premiere, YouTube, tutto il pacchetto Office e tanto altro. Con un utilizzo più blando, dunque, è possibile sicuramente superare anche 4 ore di lavoro, mantenendo però una luminosità dello schermo bassa e non attivando la retroilluminazione della tastiera.

Grazie all'alimentatore presente in confezione da 12V/3A è possibile passare da circa il 10% al 100% in poco meno di 2 ore e 30 minuti.

Prezzo & Conclusioni

Alldocube GT Book attualmente viene venduto su Banggood al prezzo di circa 315 euro.

N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all'acquisto, vi consigliamo di disabilitare l'AdBlock.

Al netto di tutte le varie considerazioni che abbiamo fatto nel corso di questa recensione credo che questo notebook sia perlomeno meritevole di attenzione da parte degli utenti. E non solo di quelle persone che magari cercano un PC da utilizzare in casa che sia più comodo di quello fisso che già possiedono, ma anche per coloro che vogliono spingersi oltre elaborando qualche foto delle vacanze, realizzando qualche breve video o scrivendo articoli per lavoro. Non si tratta, insomma, di un prodotto con cui tenere solo la contabilità familiare. Diciamo che può essere sfruttato proprio come prima macchina all'interno di un contesto casalingo, tenendo sempre presente che non si tratta di un terminale da gaming o di un dispositivo votato esclusivamente alla multimedialità. Per tutte queste caratteristiche credo che sia necessario volgere lo sguardo su qualche altro prodotto, magari più prestante e, dall'altro lato, anche più costoso.

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