Mac vs. PC: scegliere il computer giusto per te

Prezzo

La considerazione successiva, nel caso in cui tu non abbia ancora pensato al budget, riguarda il prezzo. Fare un confronto tra i prezzi dei PC e dei Mac più recenti1 è difficile perché di solito hanno software e configurazioni preinstallate differenti. Pensando alle caratteristiche di utilizzo, è importante valutare se un dispositivo ha tutte le funzionalità che si stanno cercando o se potrebbero essere richieste periferiche aggiuntive.

Con i PC, hai una scelta più ampia in termini di configurazioni di sistema più adatte alle tue esigenze e, probabilmente, il costo sarà proporzionato alle caratteristiche del dispositivo. Se stai cercando più opzioni di memoria e storage, una maggiore sicurezza, tempi di risposta rapidi e prestazioni ottimali, un PC ti offre tutto questo fin dall'inizio, offrendoti molto di più in termini di rapporto qualità-prezzo. I più recenti Mac probabilmente richiedono l'acquisto di componenti aggiuntivi, cosa che può far rapidamente incrementare il budget. Al contrario, con un PC si può avere la sicurezza che le porte per supportare una serie di connessioni siano già disponibili.

Come scegliere il Mac portatile o fisso

Apple Mac portatile e fisso: guida all’acquisto

Caratteristiche, prestazioni, prezzi e consigli per scegliere quale Mac portatile o fisso comprare

Se state leggendo questo articolo, è probabile che stiate pensando di acquistare un nuovo Apple Mac, magari state valutando se passare a Mac da Windows come strumento principale di lavoro, o vi chiedete quali siano le differenze pratiche tra Macbook, Macbook Air e Macbook Pro, e potreste quindi aver bisogno di una piccola guida all’acquisto che offra una panoramica di tutti i modelli disponibili tra desktop e laptop.

Nella sezione dedicata al nostro consiglio relativo a ogni modello, le nostre schede rispondono ai dubbi più frequenti di chi desidera acquistare un computer Apple, in particolare suggerendo come scegliere tra i diversi modelli di Macbook, o come orientarsi nella scelta tra Mac mini e iMac.

Di seguito trovate i dettagli principali (prezzi compresi) di tutti i Mac disponibili al momento in Italia, ma sappiate che per ogni modello citato sono disponibili diversi upgrade, modifiche e potenziamenti che vi invitiamo a guardare attentamente nelle relative schede prodotto sull’Apple Store.

in questa guida all’acquisto parliamo di:

Apple Mac portatili

MacBook Air

MacBook

MacBook Pro

Apple Mac desktop

Mac mini

iMac

iMac Retina

iMac Pro

Mac Pro

Mac portatili

MacBook Air

Macbook Air: che cos’è

Il MacBook Air è il laptop attualmente più economico nel listino di Apple ed è disponibile al momento in due modelli con display da 13’’ (la precedente versione da 11’’ infatti non è più disponibile).

Per chi è indicato il MacBook Air

Il MacBook Air è l’ideale per l’utente attento al budget, ma anche per chi è sempre in movimento, non vuole un classico laptop da 15’’ e ha bisogno di un computer più versatile di un iPad ma al contempo molto leggero.

Specifiche tecniche MacBook Air

I due modelli di MacBook Air in vendita al momento sullo store di Apple hanno lo stesso processore dual-core Core i5 da 1,8 GHz (famiglia Intel Broadwell), 8 GB di RAM, una GPU integrata nel chipset Intel HD Graphics 6000 e offrono un’autonomia di circa 12 ore. La principale differenza sta nello storage. Il modello da 1129 euro ha infatti 128 GB di memoria flash, mentre quello da 1379 euro ne ha 256 GB.

Connettività e connessioni del MacBook Air

Il MacBook Air è dotato di Wi-Fi e Bluetooth, mentre se si desidera connettersi a una rete Ethernet è necessario un apposito adattatore USB-Ethernet. Come connessioni troviamo una porta Thunderbolt 2 e due porte USB 3.0, uno slot per card SDXC e un’uscita cuffie da 3,5mm.

Prestazioni dei MacBook Air 2018

Il MacBook Air è perfettamente in grado di gestire le attività quotidiane come l’invio e la ricezione di e-mail, la navigazione sul web e l’utilizzo di applicazioni da ufficio. Potete anche usarlo per la modifica di brevi video o per sessioni di fotoritocco non particolarmente “stressanti”.

Il nostro consiglio sul Macbook Air

Il MacBook Air è un ottimo portatile economico per chi fa un lavoro generico e si muove molto, come uno studente o un lavoratore autonomo. Visto però che si tratta del laptop più economico di Apple, dovete rinunciare al display Retina del MacBook Pro e del MacBook. Inoltre, non è possibile aggiornare facilmente lo spazio di archiviazione dopo l’acquisto e quindi, se 128 GB non vi bastano (e molto probabilmente non vi basteranno, fidatevi), è necessario acquistare fin da subito il modello con la maggiore quantità di spazio di archiviazione disponibile (sono disponibili in realtà anche aggiornamenti di storage after market, ma Apple non fornisce supporto per tali upgrade).

Un recente rapporto Bloomberg afferma che Apple ha intenzione di rilasciare un MacBook a basso costo che potrebbe sostituire il MacBook Air. Apple però non ha ancora annunciato nulla a proposito, anche se alla WWDC di giugno 2018 potrebbe esserci qualche sorpresa in merito.

MacBook

Che cos’è il Macbook

Il MacBook rappresenta l’esordio di Apple nel mercato dei laptop ultraportatili, essendo più leggero e più piccolo del MacBook Air da 13 pollici.

Per chi è indicato il Macbook

Il MacBook è indicato per gli utenti che privilegiano la mobilità su tutto il resto, incluse funzionalità e prestazioni.

Specifiche tecniche Macbook 12″

Il MacBook è disponibile unicamente nella versione con display da 12’’. Ci sono però due modelli di MacBook:

MacBook da 1549 euro: processore dual core Intel Core m3 da 1,2 GHz (Kaby Lake) e 256 GB di memoria flash.

processore dual core Intel Core m3 da 1,2 GHz (Kaby Lake) e 256 GB di memoria flash. MacBook da da 1849 euro: processore dual core Intel Core i5 da 1,3 GHz (Kaby Lake) e 512 GB di memoria flash.

processore dual core Intel Core i5 da 1,3 GHz (Kaby Lake) e 512 GB di memoria flash. Entrambi i modelli includono 8 GB di memoria e una GPU Intel HD Graphics 615 integrata.

Il MacBook ha un display Retina, il che significa che ha uno schermo ad altissima risoluzione che è in grado di mostrare immagini molto più nitide rispetto al MacBook Air. Parliamo infatti di una risoluzione nativa di 2304×1440 pixel, che può essere abbassata a risoluzioni inferiori come 1024×640, 1280×800 e 1440×900 pixel.

Connettività e connessioni

Il MacBook è dotato di connessioni wireless Wi-Fi e Bluetooth. L’unica connessione fisica è una singola porta USB-C per collegare dispositivi di archiviazione, stampanti, display esterni, adattatori di alimentazione o qualsiasi altra cosa. Se (cosa molto probabile) avete vecchie periferiche USB 2.0 o 3.0 che volete collegare al MacBook, dovete utilizzare un adattatore da USB-C a USB (ce ne sono di ogni tipo e prezzo) e, parlando sempre di adattatori, ve ne servirà uno USB-C/Ethernet se volete sfruttare la connettività cablata o uno USB-C/HDMI per collegare al MacBook un secondo monitor.

Prestazioni Macbook

I processori a bordo del MacBook sono fatti soprattutto per essere efficienti. Non aspettatevi insomma prestazioni super, anche se nei benchmark il MacBook supera il MacBook Air in molti compiti. Anche rispetto alle precedenti generazioni di MacBook, la versione attuale offre inoltre un discreto incremento delle prestazioni grazie ai nuovi processori Kaby Lake. Detto questo, il MacBook può gestire tutto ciò che fa l’utente tipico ogni giorno e persino gestire alcuni task produttivi di un certo livello. Basta non aspettarsi velocità da urlo.

Il nostro consiglio

Il MacBook è per chiunque sia costantemente in movimento e raramente ha bisogno di collegare dispositivi esterni preferendo invece l’utilizzo del cloud. Siate comunque pronti a portarvi dietro almeno un adattatore… non si può mai sapere.

MacBook Pro

Che cos’è il MacBook Pro

Il MacBook Pro è il laptop più costoso e prestante nell’attuale lineup di Apple (e d’altronde lo è sempre stato) ed è disponibile in versione da 13 e 15 pollici.

Per chi è indicato il MacBook Pro

Il MacBook Pro è per l’utente esigente che vuole un computer portatile dalle prestazioni elevate in grado di eseguire operazioni di un certo “peso” un po’ in tutti gli ambiti professionali.

Specifiche tecniche MacBook Pro

Ci sono quattro modelli da 13 pollici:

Modello da 1549 euro: processore dual core Intel Core i5 da 2,3 GHz (Kaby Lake), 8 GB di memoria, 128 GB di memoria flash, grafica integrata Intel Iris Graphics 640 e nessuna Touch Bar.

processore dual core Intel Core i5 da 2,3 GHz (Kaby Lake), 8 GB di memoria, 128 GB di memoria flash, grafica integrata Intel Iris Graphics 640 e nessuna Touch Bar. Modello da 1799 euro: processore Intel Core i5 (Kaby Lake) dual-core da 2,3 GHz, 8 GB di memoria, 256 GB di memoria flash, grafica integrata Intel Iris Graphics 640 e nessuna Touch Bar.

processore Intel Core i5 (Kaby Lake) dual-core da 2,3 GHz, 8 GB di memoria, 256 GB di memoria flash, grafica integrata Intel Iris Graphics 640 e nessuna Touch Bar. Modello da 2099 euro: processore Intel Core i5 (Kaby Lake) dual-core da 3,1 GHz, 8 GB di memoria, 256 GB di memoria flash, grafica integrata Intel Iris Graphics 650 e Touch Bar.

processore Intel Core i5 (Kaby Lake) dual-core da 3,1 GHz, 8 GB di memoria, 256 GB di memoria flash, grafica integrata Intel Iris Graphics 650 e Touch Bar. Modello da 2349 euro: processore Intel Core i5 (Kaby Lake) dual-core da 3,1 GHz, 8 GB di memoria, 512 GB di memoria flash, grafica integrata Intel Iris Graphics 650 e Touch Bar.

Questi invece i due MacBook Pro da 15 pollici:

Modello da 2899 euro: processore quad core Intel Core i7 (Kaby Lake) da 2,8 GHz, 16 GB di memoria, 256 GB di memoria flash, grafica integrata Intel HD Graphics 630, grafica discreta Radeon Pro 555 da 2 GB e Touch Bar.

processore quad core Intel Core i7 (Kaby Lake) da 2,8 GHz, 16 GB di memoria, 256 GB di memoria flash, grafica integrata Intel HD Graphics 630, grafica discreta Radeon Pro 555 da 2 GB e Touch Bar. Modello da 3399 euro: processore quad-core Core i7 da 2,9 GHz, 16 GB di memoria, memoria flash da 512 GB, grafica integrata Intel HD Graphics 630, grafica discreta Radeon Pro 560 da 4 GB e Touch Bar.

Il display Retina da 13 pollici ha una risoluzione nativa di 2560×1600 pixel, mentre quello da 15 pollici arriva a 2880×1800 pixel. Il MacBook Pro non ha un SuperDrive (il nome che Apple ha dato al lettore e masterizzatore di CD e DVD) e quindi, se ve ne serve uno, dovrete acquistare un’unità ottica esterna da collegare all’USB.

Cos’è la Touch Bar menzionata nelle specifiche tecniche? È essenzialmente un nuovo dispositivo di input che ha esordito nel MacBook Pro di fine 2016. Si trova sulla parte superiore della tastiera ed è fondamentalmente un touchscreen stretto e allungato. Il pulsante e i controlli disponibili sulla Touch Bar cambiano a seconda del software che si sta utilizzando (qui trovate un nostro approfondimento a riguardo).

Connettività e connessioni

MacBook Pro è dotato di Wi-Fi e Bluetooth, mentre a livello di connessioni offre solo porte Thunderbolt 3 compatibili con USB-C. I modelli MacBook Pro da 13’’ da 1549 e 1799 euro hanno due porte, mentre ogni altro modello ne ha quattro. Se si dispone di un dispositivo Thunderbolt 3, è possibile collegarlo direttamente al laptop e lo stesso vale per qualsiasi dispositivo USB-C. Tuttavia, se avete dispositivi cablati che non sono USB-C o Thunderbolt 3, avrete bisogno di uno o più adattatori.

Prestazioni MacBook Pro

Gli attuali MacBook Pro sono, senza sorpresa, i portatili più veloci mai realizzati da Apple. Sono significativamente più veloci del MacBook Air e del MacBook 2017, anche se quest’ultimo ha ridotto la differenza grazie ai processori Kaby Lake.

Il nostro consiglio sul MacBook Pro

Il MacBook Pro è ideale per gli utenti Mac mobili più esigenti il cui lavoro richiede molta potenza di elaborazione. Se state puntando a un modello da 13 pollici, il MacBook Pro Retina da 2099 euro è perfetto per il prezzo e le prestazioni, mentre per passare ai modelli da 15’’ l’esborso in più di denaro inizia a essere impegnativo. Il MacBook Pro da 3399 euro è il laptop Mac più prestante in assoluto, ma pensate bene a cosa dovete farci prima di acquistarlo e non dimenticate l’ulteriore spesa per adattatori di buon livello.

Mac desktop

Mac mini

Che cos’è il Mac mini

Mac mini è il Mac desktop entry-level di Apple. È più lento degli altri computer desktop di Apple (iMac e Mac Pro), ma rimane abbastanza veloce per un uso generico.

Per chi è indicato il Mac mini

Con il Mac mini Apple si rivolge soprattutto a chi utilizza un Mac per la prima volta, anche perché se si proviene da un PC Windows è possibile utilizzarne monitor, tastiera, mouse e altri accessori, risparmiando così qualcosa sul prezzo finale. Mac mini è ideale anche come Mac secondario in casa e può essere integrato in un centro di intrattenimento domestico.

Specifiche tecniche Mac mini

Ciò che distingue Mac mini sono soprattutto le sue dimensioni estremamente compatte per trattarsi di un PC desktop, tanto che il suo posizionamento non pone alcun problema di sorta.

Apple vende tre modelli di Mac mini.

Mac mini da 569 euro: ha una CPU Core i5 dual-core da 1,4 GHz, un disco rigido a 5,400 giri/min da 500 GB, 4 GB di memoria e una GPU Intel HD Graphics 5000 integrata.

ha una CPU Core i5 dual-core da 1,4 GHz, un disco rigido a 5,400 giri/min da 500 GB, 4 GB di memoria e una GPU Intel HD Graphics 5000 integrata. Mac mini da 819 euro: integra un processore Core i5 dual-core da 2,6 GHz, un disco rigido da 5,400 giri/min da 1 TB, 8 GB di memoria e Intel Iris Graphics integrata.

integra un processore Core i5 dual-core da 2,6 GHz, un disco rigido da 5,400 giri/min da 1 TB, 8 GB di memoria e Intel Iris Graphics integrata. Mac mini da 1129 euro: ha un processore Core i5 dual-core da 2,8 GHz, un’unità storage Fusion da 1 TB, 8 GB di memoria e GPU Intel Iris Graphics integrata.

Il Mac mini non include un display, una tastiera o un mouse, che vanno quindi acquistati a parte (o come già detto potete riciclarli da un vostro precedente PC Windows). Poiché Mac mini è privo di un’unità CD/DVD, è necessario acquistare un’unità ottica USB esterna per leggere o masterizzare CD e DVD.

Connettività e connessioni

Come gli altri Mac di Apple, Mac mini ha Wi-Fi e Bluetooth. Dispone inoltre di quattro porte USB 3.0, due porte Thunderbolt 2, un’uscita video HDMI, uno slot per card SDXC e uno slot per schede SDXC. Ha anche una porta Gigabit Ethernet, nel caso in cui si desideri connettersi a una rete cablata.

Per collegare un display, è possibile utilizzare la porta HDMI o una porta Thunderbolt 2. Potrebbe essere necessario acquistare un adattatore se il display non dispone di HDMI o Mini DisplayPort (che si collega alla porta Thunderbolt di Mac mini). Se invece avete un vecchio display DVI/VGA privo di HDMI, avrete bisogno del Mini DisplayPort-to-VGA Adapter o del Mini DisplayPort-to-DVI Adapter targati Apple (o di adattatori simili di altri brand).

Prestazioni Mac mini

Il Mac mini non raggiunge alcun record di velocità visto che è tra i Mac più lenti della gamma Apple per colpa soprattutto della sua età e del disco rigido tradizionale (va già molto meglio con il modello dotato di unità Fusion, un’unità ibrida che monta memorie flash per sistema, applicazioni e dati usati più di frequente, e disco meccanico per l’archiviazione). Per un uso generale (scrittura, posta elettronica, web, social media) e per la modifica di brevi video, Mac mini funziona però perfettamente.

Il nostro consiglio

Per i nuovi utenti Mac che passano da un PC Windows, Mac mini è una macchina eccellente se si opta per il modello più costoso. È un’ottima scelta per gli acquirenti con un budget limitato o per chi desidera un secondo computer in casa. Gestisce bene l’uso quotidiano, ma se si desidera utilizzare un Mac come macchina di produzione per l’editing video o qualche altra attività che richieda una notevole potenza di elaborazione, è meglio prendere in considerazione un iMac.

iMac

Apple ha a listino due versioni di iMac, che si differenziano per il diverso display (uno standard da 21,5’’ e uno 5K da 27’’). Concentriamoci ora sulla prima.

iMac: che cos’è

L’iMac è l’iconico desktop all-in-one di Apple. Realizzato con chassis in alluminio, l’iMac ha un display integrato, un design riconoscibilissimo e offre anche prestazioni di alto livello.

Per chi è indicato

L’iMac è ottimo sia per i principianti che per gli utenti esigenti e può gestire anche compiti generici e pesanti. È ideale per chi deve acquistare una configurazione completa (tastiera, display, mouse o trackpad) e desidera massimizzare l’efficienza dello spazio di lavoro.

Specifiche tecniche

Un modello standard di iMac è attualmente disponibile con un display da 21,5 pollici con risoluzione di 1920×1080 pixel. Il modello entry-level da 1349 euro monta un processore Intel Core i5 dual-core da 2,3 GHz, 8 GB di RAM e grafica integrata Intel Iris Plus Graphics 640 e un disco rigido da 1 TB da 5.400 giri/min.

Non è possibile aggiornare da soli l’iMac da 21,5 pollici dopo averlo acquistato e quindi, nel caso voleste passare subito a 16 GB di RAM, vi conviene farlo subito in sede di ordine o portare iMac in un negozio Apple se voleste fare l’operazione in un secondo tempo. L’iMac standard da 21,5 pollici offre anche un’unità Fusion o un SSD da 256 GB come opzioni per lo storage.

L’iMac è dotato di Magic Keyboard e Magic Mouse 2. Se ordinate online su Apple Store, potete però optare per una tastiera con tastierino numerico e per un Magic Trackpad 2 (o per un mouse Apple cablato al posto di quello Bluetooth standard). L’iMac non ha un’unità ottica. Se si desidera leggere o masterizzare CD e DVD, è quindi necessario acquistare un’unità ottica USB esterna.

Connettività e connessioni di iMac

Wi-Fi e Bluetooth sono integrati. Tutti gli iMac hanno inoltre quattro porte USB 3.0, due porte Thunderbolt 3, una porta Gigabit Ethernet e uno slot per schede SDXC. Se si desidera collegare un dispositivo FireWire, è necessario utilizzare un adattatore Thunderbolt-FireWire.

Prestazioni iMac

Gli iMac sono tra i computer più veloci di Apple, ma l’iMac da 1349 euro è l’iMac più lento di Apple, soprattutto se si sceglie la versione base con Hard Disk tradizionale. Inutile dire che il passaggio a un SSD (e in misura minore a un’unita Fusion) migliorerà di molto le cose.

iMac: il nostro consiglio

Per chi desidera acquistare il suo primo Mac, l’iMac da 1349 euro rappresenta una buona alternativa al Mac mini, fornendo un buon incremento delle prestazioni, e includendo un display di buon livello. Il nostro consiglio, oltre al passaggio al disco SSD, è di optare subito anche per l’upgrade della RAM a 16 GB, in modo da avere una macchina che possa durare nel tempo.

iMac con display Retina

Che cos’è

L’iMac con display Retina è come l’iMac standard di Apple, ma con un display ad altissima risoluzione.

Per chi è indicato l’iMac Retina

Questi iMac sono progettati per professionisti che lavorano con video, foto o immagini ad alta risoluzione, oppure per l’utente consumer esigente che desideri la migliore qualità d’immagine per l’uso quotidiano.

Specifiche tecniche iMac Retina

Apple ha in listino due modelli di iMac Retina da 21,5 pollici con display 4K da 4096×2304 pixel:

iMac Retina 21″ da 1549 euro: un processore Intel Core i5 quad-core da 3,0 GHz, 8 GB di RAM, un disco rigido da 1TB a 5.400 giri/min e GPU Radeon Pro 555 da 2 GB

un processore Intel Core i5 quad-core da 3,0 GHz, 8 GB di RAM, un disco rigido da 1TB a 5.400 giri/min e GPU Radeon Pro 555 da 2 GB iMac Retina 21″ da 1749 euro: monta invece un processore quad-core Intel Core i5 da 3,4 GHz, 8 GB di RAM, un Fusion Drive da 1 TB e grafica Radeon Pro 560 da 4 GB

Gli iMac da 27 pollici di Apple hanno invece un display Retina 5K con risoluzione di ben 5120×2880 pixel, e sono disponibili in tre modelli:

iMac Retina 27″ da 2199 euro: processore quad-core Intel Core i5 da 3,4 GHz, un Fusion Drive da 1 TB e una scheda grafica Radeon Pro 570 da 4 GB

processore quad-core Intel Core i5 da 3,4 GHz, un Fusion Drive da 1 TB e una scheda grafica Radeon Pro 570 da 4 GB iMac Retina 27″ da 2399 euro: processore quad-core Intel Core i5 da 3,5 GHz, un Fusion Drive da 1 TB e grafica Radeon Pro 575 da 4 GB

processore quad-core Intel Core i5 da 3,5 GHz, un Fusion Drive da 1 TB e grafica Radeon Pro 575 da 4 GB iMac Retina 27″ da 2699 euro: processore quad-core Intel Core i5 da 3,8 GHz, un Fusion Drive da 2 TB e GPU Radeon Pro 580 da 8 GB

Gli utenti possono aggiornare facilmente la RAM sull’iMac da 27 pollici. La macchina infatti ha quattro slot RAM accessibili dal retro. Apple installa gli 8 GB standard come una coppia di moduli di memoria da 4 GB, quindi è possibile aggiungere più RAM anche dopo aver acquistato il sistema, ma occorrerà rinunciare alla memoria già installata. Oppure, se preferite, potete aggiornare la RAM in fase di acquisto fino a un massimo di 32 GB, ma… Attenti ai prezzi di Apple.

Connettività e connessioni iMac Retina

Wi-Fi e Bluetooth sono integrati. Tutti gli iMac Retina dispongono di quattro porte USB 3.0, due porte Thunderbolt 3, una porta Gigabit Ethernet e uno slot per scheda SDXC. Se si desidera collegare un dispositivo FireWire, è necessario utilizzare un adattatore Thunderbolt-FireWire.

Prestazioni iMac Retina

Gli iMac Retina sono tra i computer più veloci di Apple quando si tratta di prestazioni single-core. Quando si passa ai benchmark multi-core, i Mac Pro con più di quattro core sono certamente macchine più veloci anche per la classe superiore dei processori montati. Potete migliorare le prestazioni multi-core optando per l’aggiornamento al processore Core i7 da 4.2GHz nei modelli da 27 pollici da 2399 e 2699 euro, o per un Core i7 da 3.6GHz nel modello da 21.5 pollici.

Il nostro consiglio

Il fascino del display Retina è molto forte e, parlando dei modelli da 27’’, di fatto non esistono sul mercato altri desktop all-in-one con un display integrato 5K di questo livello. Peccato che per avere la versione dell’iMac da 27’’ con un SSD da 512 GB e 16 GB di RAM il prezzo sfiori i 3200 euro, o qualcosa di meno se optate per un upgrade della RAM “fai da te”.

iMac Pro

Che cos’è iMac Pro

iMac Pro è il nuovo desktop all-in-one di Apple. È praticamente identico all’iMac da 27’’ da un punto di vista estetico (cambia la colorazione dell’alluminio) e monta sempre un display Retina 5K, ma contiene componenti di classe workstation per la gestione di operazioni complesse e gravose.

Per chi è indicato

Questo è il computer per utenti alle prese con i task più impegnativi essendo rivolto a professionisti creativi, scienziati e sviluppatori software.

Specifiche tecniche

L’IMac Pro utilizza processori Intel Xeon W di classe workstation. I processori sono disponibili con 8, 10, 14 o 18 core. L’iMac Pro viene fornito di default con 32 GB di memoria DDR4 ECC, ma è possibile optare anche per 64 GB o 128 GB. Tuttavia la RAM non è aggiornabile dall’utente e sappiamo bene quanto siano alti i prezzi di Apple quando si parla di RAM aggiuntiva.

Il dispositivo di archiviazione di default è un SSD da 1 TB, con opzioni per 2 TB o 4 TB. La scheda grafica è invece una Radeon Pro Vega 56 con 8GB di memoria HBM2 e anche in questo caso non mancano gli upgrade. Il prezzo parte da 5599 euro per il modello a 8 core con 32 GB di RAM, un SSD da 1 TB e GPU Radeon Pro Vega 56 da 8 GB.

Connettività e connessioni iMac Pro

Wi-Fi e Bluetooth sono inclusi per la connettività wireless. Il retro di iMac Pro ha quattro porte USB 3, quattro porte Thunderbolt 3, una presa ethernet da 10 gigabit e uno slot per schede SDXC.

Prestazioni iMac Pro

Questo PC all-in-one è un’autentica “belva” multi-processing, progettata per funzionare con app di livello professionale che richiedono più core di elaborazione. Apple ha rilasciato diverse configurazioni di iMac Pro a utenti selezionati, tra cui l’ingegnere meccanico e aerospaziale Craig A. Hunter, il regista e fotografo Vincent Laforet e gli YouTubers Marques Brownlee e Jonathan Morrison, e tutti affermano che la velocità è impressionante. Se si utilizzano software che non sfruttano il multi-core, non si vedrà invece un aumento marcato, tanto che che iMac Pro è simile nelle prestazioni single-core a un iMac Core i7 5K del 2014.

Il nostro consiglio

Questo è il Mac più veloce disponibile nella gamma Apple se utilizzare software multi-core, anche se con il nuovo Mac Pro atteso verso fine anno le cose potrebbero cambiare.

Mac Pro

Mac Pro: che cos’è

Il Mac Pro è la workstation di Apple, ma anche il Mac che al momento ha più anni alle spalle. È progettato per i professionisti che hanno bisogno di una macchina potente e flessibile.

Per chi è indicato Mac Pro

Mac Pro è ideale per i professionisti che lavorano con applicazioni che utilizzano il maggior numero possibile di core di elaborazione: applicazioni per la modifica di video, software per la modifica delle immagini, programmi 3D e simili.

Specifiche tecniche Mac Pro

Esistono due modelli di Mac Pro, ulteriormente configurabili sull’Apple Store:

Mac Pro da 3449 euro: processore Xeon E5 a 6 core da 3,5 GHz, 16 GB di memoria e due processori grafici AMD FirePro D500 con 3 GB di memoria video ciascuno.

Mac Pro da 4649 euro: un processore Xeon E5 8-core da 3,0 GHz, 16 GB di memoria e due processori grafici AMD FirePro D700 con 6 GB di memoria video ciascuno. Entrambi i modelli includono 256 GB di storage SSD PCIe.

Mac Pro offre agli acquirenti alcune interessanti opzioni in fase di acquisto. È infatti possibile aggiungere fino a 64 GB di RAM, eseguire l’upgrade del SSD a 512 GB o 1 TB, aggiornare la GPU o e il processore fino a una CPU a 12 core.

Connettività e connessioni Mac Pro

A differenza del precedente Mac Pro, il Mac Pro attuale non ha opzioni interne per il collegamento di schede di espansione PCI o unità di archiviazione interne. Offre però sei porte Thunderbolt 2 esterne per i componenti aggiuntivi. Se si dispone di schede e/o unità PCI che si desidera utilizzare con questo Mac Pro, è necessario acquistare uno chassis di espansione Thunderbolt per le schede e custodie esterne per le unità.

Wi-Fi e Bluetooth sono integrati. Troviamo inoltre quattro porte USB 3.0, due prese gigabit ethernet e un’uscita video HDMI 1.4. I professionisti dell’audio dovrebbero sapere che il Mac Pro ha un minijack ottico digitale combinato con un ingresso audio e un’uscita analogica (sono invece assenti le connessioni FireWire).

Prestazioni Mac Pro

Apple afferma che il nuovo Mac Pro è in grado di gestire alla perfezione editing video 4K, applicazioni 3D e così via. In effetti con Final Cut Pro X vedrete enormi miglioramenti nelle prestazioni, ma anche se utilizzate applicazioni che possono sfruttare tutti i core di elaborazione disponibili, il Mac Pro è una macchina ancora attuale.

Tuttavia, se siete più utenti prosumer che non veri e proprio professionisti, non vedrete un grande salto di prestazioni. Probabilmente vi basterebbe un iMac da 27’’ ben equipaggiato.

Mac Pro: il nostro consiglio

Sbarcato sul mercato nel 2013, il Mac Pro non ha ricevuto alcun vero aggiornamento da allora. Il prossimo Mac Pro, atteso nel corso del 2019, sarà riprogettato completamente e supporterà meglio le ultime tecnologie in fatto di CPU e GPU. Nel frattempo dovreste acquistare il Mac Pro attualmente disponibile? Se state facendo un lavoro professionale e avete bisogno di capacità di multielaborazione estreme e state utilizzando un vecchio Mac Pro pre-2013 o un iMac precedente, noterete sicuramente un aumento delle prestazioni con l’attuale Mac Pro.

Se però possedete già il Mac Pro del 2013, non c’è alcun motivo per comprare il modello che Apple sta vendendo ora, a meno che non vogliate fare un salto significativo nel numero di core di elaborazione (ad esempio, da una CPU quad-core a una 12-core).

Apple Mac Studio e Studio Display: la prova in anteprima

Il Mac che prima non c’era oggi c’è. Si chiama Mac Studio, è il più potente computer di Apple, ma non è il più costoso né il più grande.

Il catalogo di Cupertino è vasto e articolato: otto modelli di iPhone, una vasta scelta di iPad (il modello base, il mini, il nuovo iPad Air, poi l'iPad Pro da 11 pollici quello da 12,9 pollici), e un buon assortimento di portatili: il MacBook Air, il MacBook Pro da 13 pollici, i MacBook Pro da 14 pollici e da 16 pollici. Non c’è altrettanta varietà nei desktop, dove è possibile scegliere tra l'iMac M1 24 pollici, il Mac mini con chip M1 o Intel e il Mac Pro. Tra questi due modelli, i soli che a pieno titolo si possono chiamare desktop, c’è una differenza di prezzo abissale: il mini parte da 819 euro, il Mac Pro da 6.599 euro. Il nuovo Mac Studio costa, nella versione base, 2.349 euro. È in vendita dal 18 marzo, noi però lo abbiamo provato in anteprima.

Com’è fatto il Mac Studio

Grande come un Mac mini (19,7 cm), è alto quasi il triplo: 9,7 cm anziché 3,6 cm, e anche così riesce a trovar spazio sotto quasi tutti i monitor. Tolto dalla sua confezione, il Mac Studio è subito pronto per lavorare; la configurazione è velocissima, e per trasferire i dati da un MacBook Pro nel nostro caso ci sono voluti circa 8 minuti (145 GB, oltre 55 mila elementi). Attenzione: nella confezione non sono compresi tastiera e mouse, che vanno acquistati a parte, e ovviamente non c’è il monitor. In compenso si può usare qualsiasi periferica si abbia a portata di mano.

I computer della Mela hanno sempre avuto un numero limitato di porte, per questioni forse più estetiche che circuitali, ma il Mac Studio segna un’inversione netta: sul retro si trovano, infatti, 4 Thunderbolt, una porta Ethernet, 2 USB-A, Hdmi, presa cuffia, sulla parte frontale uno slot per SD card SDXC e 2 USB-C (che nella configurazione top diventano 40Gb/s Thunderbolt 4). Le porte Thunderbolt 4 sul retro supportano display con risoluzione fino a 6K e trasferimento dati fino a 40Gb/s, ma pure l'uscita video USB e DisplayPort, e fino a 15W di potenza per i dispositivi connessi. HDMI supporta fino a 4K, permettendo di usare fino a quattro Pro Display XDR e un display 4K contemporaneamente, per un totale di quasi 90 milioni di pixel. Il jack audio è compatibile con cuffie ad alta impedenza e altoparlanti esterni amplificati. L’Ethernet è velocissima: 10Gb, per la connessione a reti ad alte prestazioni e dispositivi di archiviazione NAS. Non mancano Wi-Fi 6 e Bluetooth 5, e c’è pure un piccolo altoparlante interno. Insomma, c’è tutto quello che serve per fare del Mac Studio il cuore di una postazione di lavoro anche molto complessa, e anche la gestione dei cavi non pare troppo complicata.

The sound of silence

Chi segue Apple da molto tempo, potrà trovare qualche somiglianza tra il Mac Studio e lo sfortunato PowerMac G4 Cube del 2000, il primo esperimento di Apple con i desktop compatti. Tuttavia le differenze sono più delle affinità: anche qui l'aria viene aspirata dal basso, ma a farlo è una ventola, e il calore non viene smaltito dall’alto, ma sul retro dello chassis, tramite una griglia dai fori piccolissimi. Nella nostra prova, la ventola è costantemente in funzione, però l'unico modo per accorgersene è mettere una mano sul resto del computer, dove si percepisce appena un refolo d’aria, che non è mai diventato nemmeno tiepido. Zero rumore percepito, anche a notte fonda.

On

Il pulsante di accensione è sul retro, nell’angolo sinistro, se si ha il Mac Studio di fronte. Una spia bianca indica il funzionamento. Il solito suono di avvio, poi si comincia.

È tutto nuovo, ma tutto così familiare. Apple è riuscita a ridisegnare da zero l’architettura dei Mac e allo stesso tempo di offrire un'esperienza perfettamente fluida, dove ogni cosa è al suo posto. Per i professionisti, infatti, il passaggio da un’architettura all’altra è sempre un salto nel buio, e molti aspettano la seconda o terza generazione prima di acquistare un nuovo modello, così da avere software e periferiche compatibili. Apple ha lanciato il primo Mac con chip M1 nell’autunno del 2020, dando il via a un percorso di graduale dismissione dei processori Intel che dovrebbe durare due anni. Manca poco, dunque: al catalogo si aggiungerà anche un Mac Pro, probabilmente già entro il 2022. Ma il processore M1 è già alla quarta incarnazione: dopo la versione liscia, dopo quelle Pro e Max montate sui MacBook Pro, debutta ora col Mac Studio l’M1 Ultra. È il più potente chip mai prodotto da Apple, e come già per le altre versioni, non sappiamo nemmeno a che velocità gira: a fare la differenza è il numero di core. Che qui, semplicemente, raddoppiano: se il processore più potente del MacBook Pro arrivava a CPU 10 core, GPU 32 core, Neural Engine 16 core, il Mac Studio offre fino a CPU 20 core, GPU 64 core, Neural Engine 32 core. E infatti il processore M1 Ultra è composto da due M1 Max, che operano in parallelo e sono visti dal sistema operativo come uno solo. Raddoppia anche la memoria Ram massima, che arriva a 128 GB.

Potente e affidabile

Per prestazioni e prezzo, così, la versione M1 Ultra del Mac Studio (che arriva a 9.249 euro) si pone in diretta concorrenza con il Mac Pro. Noi però abbiamo provato il modello base, che offre già tutta la potenza necessaria a chi si occupa di montaggi video, modellazione 3D, compilazione di codice, anche a livello professionale. Il processore è un M1 Max con CPU 10 core, GPU 32 core, Neural Engine 16 core, il modello oggetto del test ha 32 GB di memoria ram e 512 GB di archiviazione.

Proviamo ad esempio ad aprire una cartella con foto che pesano da 200K a 28 MB: selezioniamo tutto, appare il messaggio “Vuoi davvero aprire 50 elementi?”, clic su ok, e dopo nemmeno un secondo eccole sullo schermo. Mentre Safari e Chrome sono aperti con decine di tab, e girano tranquillamente Photoshop, Mail, WhatsApp, Spotify, Anydesk, Note, Facetime, Teams, Word, Illustrator, Acrobat, Final Cut e qualche altro programma. Nessuna incertezza, anche nel passaggio da un software all’altro, tutto è come dovrebbe essere, anche con i pochi software ancora non ottimizzati per il nuovo processore, che si avviano con Rosetta 2, una sorta di interprete che li traduce in tempo reale.

In sei giorni di prova, il Mac Studio non si è mai bloccato, non è mai apparsa la palla multicolore, non ha mai mostrato rallentamenti al riavvio dopo uno stop, segno che anche la gestione della memoria è migliorata rispetto ai primissimi modelli con M1. Qui è appena il caso di ricordare che non è possibile espandere la Ram o lo spazio di archiviazione interno, cambiare scheda grafica, e men che meno processore. La forza dell’M1 è quella di essere un SoC (System On Chip), quindi di integrare in un solo elemento componenti che di solito sono separati, e che però in questo modo funzionano al meglio insieme, garantendo eccellenti prestazioni e un ridotto consumo energetico. Nei test condotti da Apple con Mac Studio di preproduzione con chip M1 Ultra, CPU 20 core e GPU 64 core e un carico di lavoro da utente pro, si risparmiano circa 1.000 kW l’anno rispetto a un PC desktop di fascia alta (nello specifico un Alienware Aurora R13 con processore Core i9-12900KF e scheda grafica GeForce RTX 3090).

Ancora: la CPU è fino a 3,8 volte più veloce del migliore iMac da 27 pollici con processore a 10 core, e fino al 60% più veloce del Mac Pro a 28 core. Bene anche la grafica: fino a 4,5 volte più veloce dell'iMac 27 pollici, e fino all'80% più veloce della più potente scheda grafica disponibile oggi su un Mac.

Ci piace

Potentissimo

Piccolo

Silenzioso

Non ci piace

Nessuna possibilità di espandere la memoria Ram o l’archiviazione

Non sono previsti bundle per chi acquista Studio Display, Magic Keyboard, Mouse e Trackpad

Identità

Cos’è dunque il Mac Studio? Un Mac mini in versione Pro o un Mac Pro in versione mini? Due indizi ci fanno propendere per la prima ipotesi: intanto il design, chiaramente ispirato al piccolo desktop, poi il fatto che il vero Mac Pro arriverà più in là. Per la nicchia ristretta di professionisti con esigenze davvero elevatissime ci sarà ancora da aspettare, ma per tutti i creativi che usano un Mac per lavoro, il Mac Studio è la soluzione ideale. Piccolo e superpotente anche nella versione base, è in grado di affrontare carichi di lavoro molto pesanti senza scomporsi, è bello da vedere e ha una dotazione di porte a prova di espansioni future. Offre le stesse prestazioni di un MacBook pro top di gamma, a un prezzo più basso, con in più la possibilità di usare monitor e tastiera che già si possiedono, o di cambiarli in un secondo momento. Non è portatile, ma è trasportabile facilmente: pesa 2,7 kg e, volendo, sta in uno zaino. D’altra parte, quando presentò il primo Mac, nel 1984, Steve Jobs lo tirò fuori proprio da uno zaino. Il Mac Studio non è l’erede di quel modello (che semmai è l’iMac), ma ne perpetua in qualche modo lo spirito amichevole, la facilità d’uso e il piacere che dà al solo vederlo su una scrivania. Entra di diritto nella lista dei migliori Mac di sempre, quelli dove la tecnologia - elevatissima - conta meno della capacità di farne strumenti per trasformare idee e intuizioni in realtà. Che sia col codice, con la realtà virtuale, con i video, con quello che ci porterà il futuro.

Questo vale a maggior ragione per la versione Ultra. Difficile immaginare che qualcuno oggi possa spremere a fondo i 114 miliardi di transistor del suo potentissimo processore, ma fra qualche anno, quando sarà superato da nuovi computer, il Mac Studio non sarà invecchiato per prestazioni, solidità, efficienza, c’è da scommetterci.

Il compagno migliore

Con la presentazione del Mac Studio, Apple ha messo fuori produzione l’iMac da 27 pollici, mentre la versione Pro era già stata cancellata l'anno scorso. Una mossa sensata, perché il Mac Studio offre ai professionisti una potenza superiore e una maggiore flessibilità, già nella versione base. Si può scegliere la configurazione più adatta alle proprie esigenze, con uno o più monitor di diverse dimensioni, e magari aggiornarli nel corso degli anni. Ma l’opzione migliore arriva ancora da Cupertino, ed è il nuovissimo Studio Display, che dell’iMac più grande riprende lo schermo da 27 pollici e la risoluzione 5K.

In studio

L’aspetto ricorda un po’ l’iMac da 24 pollici, con i bordi piatti, ma lo spessore è leggermente superiore; in compenso l’alimentatore è integrato e non ci sono fastidiosi scatolotti in giro. Non c’è nemmeno la fascia sotto lo schermo, i bordi sono tutti della stessa dimensione, anche se non proprio sottilissimi. Il display è da 5120 × 2880 pixel, con un'ampia gamma di colori P3, ma niente HDR. Integra una webcam da 12 megapixel, tre microfoni per la cancellazione del rumore, sei altoparlanti e una porta Thunderbolt 3 oltre a tre porte USB-C per collegare tutte le periferiche. Si collega al computer tramite un singolo cavo, che serve anche per la ricarica, nel caso fosse un portatile. Nella nostra prova lo abbiamo usato con vari MacBook senza problemi (serve almeno macOS 12.3 e una porta Thunderbolt 3 o 4), e con tutti gli ultimi iPad, compreso il Mini, ma la gestione della risoluzione e delle dimensioni è limitata da iOS (necessaria la versione 15.4 almeno). Con dispositivi Apple si possono usare anche webcam, microfono e speaker, mentre con un computer Windows lo Studio Display viene visto solo come monitor esterno, anche se funziona benissimo (provato con Microsoft Surface Pro 8 e Windows 11). Per il momento non siamo riusciti a collegarlo a smartphone o tablet Android.

Come funziona

Il monitor non ha pulsanti: si accende e si spegne automaticamente in presenza di un segnale, ed è possibile controllare luminosità, livelli del suono e altre impostazioni direttamente dalla tastiera del Mac, non ci sono menù di navigazione nè comandi nascosti.

Per chi passa molto tempo davanti a un computer, uno schermo di qualità è fondamentale. Questo lo è. I colori sono accurati, la luminosità molto buona, la definizione eccellente. Peccato per la frequenza di aggiornamento limitata a 60 Hz, come sul più grande e costoso Pro Display XDR. Sulla carta potrà deludere qualcuno, ma al momento non esiste un modo per trasmettere con un cavo la quantità di dati necessaria per il refresh a 120 Hz: Thunderbolt 3 e 4 si fermano a 40 Gbps, mentre servirebbero oltre 50 Gbps.

Il segreto

Il segreto dello Studio Display è il processore A13 - lo stesso dell'iPhone 11 - che controlla funzioni aggiuntive come True Tone (regola la temperatura del colore in base alla luce ambientale, e Center Stage (mantiene il soggetto nell'inquadratura della webcam mentre si muove) e l’audio spaziale. Sembra poco, ma è quello che serve per fare di questo un monitor perfetto in tempi di videoconferenze e lavoro ibrido, come abbiamo sperimentato in questi sei giorni di prova.

Center Stage funziona come su iPad, e anzi meglio, perché la fotocamera (12 MP, con grandangolo) è di fronte e non su un lato dello schermo, quindi è più naturale guardare negli occhi chi sta dall’altra parte. I tre microfoni garantiscono un’ottima ripresa delle voci, mentre isolano e riducono efficacemente i rumori di fondo. Sia la fotocamera che i microfoni sono disponibili per varie app, da Facetime a Skype, da Zoom a Webex. La qualità delle immagini, tuttavia, potrebbe essere migliore.

Ottimo l’audio, con quattro woofer a cancellazione di forza che riducono al minimo la distorsione e producono bassi audaci e articolati, oltre a due tweeter che garantiscono medi accurati e alti nitidi. Lo Studio Display supporta l'audio spaziale per musica e video con Dolby Atmos: l’effetto è eccellente, anche se il volume è adatto solo per un ascolto ravvicinato, che è poi la situazione normale di uso.

Ibrido

Una prospettiva da cui vale la pena di analizzare lo Studio Display è quella delle aziende, almeno di quelle che lavorano con Mac. Molte, con la diffusione del lavoro da remoto, hanno infatti eliminato la scrivania fissa in ufficio, predisponendo un certo numero di postazioni utilizzate dai dipendenti. Di solito questi hanno un computer portatile, e quando arrivano in ufficio lo collegano a tastiera, mouse, monitor, singolarmente o usando un dock. Bene, lo Studio Display include tutto quello che serve (compresi appunto telecamera, microfono e speaker) e funziona immediatamente con un solo cavo. Così quello che è un ottimo monitor per il lavoro a casa o allo studio, diventa anche la scelta più ovvia per le piccole aziende. E per il prezzo, la versione base parte da 1.799 euro: molto, ma per acquistare l’unico altro monitor 5K paragonabile, prodotto da Lg, servono 1.399 euro. Cui vanno aggiunti una webcam decente (diciamo sui 100 euro), un paio di speaker adeguati (sui 200 euro), per avere comunque un sistema meno elegante, meno pratico da usare e privo di alcune funzioni decisamente utili.

Ci piace

Ottima qualità dello schermo

Audio eccellente

Center Stage

Non ci piace

Compatibilità totale limitata ai prodotti Apple

Per regolare l’altezza bisogna acquistare la versione con stand apposito, che costa 450 euro in più

In fine

Che lo Studio Display sia il complemento perfetto per il Mac Studio è fuori discussione, però si farebbe torto al nuovo monitor Apple se ci si limitasse a considerarlo solo in questo modo. Per chiunque ha un MacBook è una scelta eccellente, e rende il passaggio da un Mac portatile a uno fisso facile come inserire un cavo.

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