iMac ha un nuovo design in splendidi colori, il chip M1 e un display Retina 4.5K

Cupertino, California Apple ha presentato oggi un nuovo iMac con un design molto più compatto e incredibilmente sottile, reso possibile dal chip M1. Il Apple ha presentato oggi un nuovo iMac con un design molto più compatto e incredibilmente sottile, reso possibile dal chip M1. Il nuovo iMac offre prestazioni eccezionali in uno spessore di soli 11,5 mm, con un profilo ridotto al minimo. Disponibile in diversi splendidi colori, perfetti per rispecchiare lo stile personale dell’utente e dare un tocco in più a ogni spazio, iMac ha un display Retina 4.5K da 24" con 11,3 milioni di pixel, luminosità di 500 nit e oltre un miliardo di colori, per immagini più vivide e brillanti.

Ha anche una videocamera FaceTime HD a 1080p, microfoni di qualità professionale e un sistema audio a sei altoparlanti: i migliori mai visti su un Mac. E per la prima volta il Touch ID arriva su iMac, così basta la punta di un dito per fare login in tutta sicurezza, pagare con Apple Pay o cambiare utente. Grazie alla potenza e alle prestazioni del chip M1 e di macOS Big Sur, le app si aprono al volo, le attività di ogni giorno sono fluide e veloci, e i carichi di lavoro più impegnativi, come il montaggio di video 4K e la modifica di immagini di grandi dimensioni, sono più rapidi che mai. Il nuovo iMac si aggiunge all’incredibile famiglia di modelli di Mac con chip M1, che include MacBook Air, MacBook Pro 13" e Mac mini, segnando un ulteriore passo verso la transizione al chip Apple. Più potente, versatile, personale e divertente che mai, iMac può essere ordinato a partire da venerdì 30 aprile e sarà disponibile nella seconda metà di maggio.

“Il chip M1 è un enorme passo avanti per il Mac, e oggi siamo entusiasti di presentare il nuovo iMac, il primo Mac progettato intorno al rivoluzionario chip M1” afferma Greg Joswiak, Senior Vice President of Worldwide Marketing di Apple. “Con un sorprendente design in sette splendidi colori, un coinvolgente display Retina, la videocamera, i microfoni e gli altoparlanti migliori di sempre in un Mac, e il Touch ID, uniti alla straordinarie prestazioni del chip M1 e alla potenza di macOS Big Sur, il nuovo iMac porta tutto quello che le persone amano dell’iMac ad un nuovo livello.”

Con iMac M1 Apple supererà HP nei computer tutto in uno

La scarsità globale di chip e componenti si farà sentire maggiormente per costruttori e marchi di computer tutto in uno di fascia economica, per questa ragione peserà meno sulla produzione dei nuovi iMac M1: è già previsto che in questo modo Apple supererà HP per diventare costruttore numero uno al mondo dei sistemi tutto in uno.

Questa volta la previsione di mercato non arriva da una società di analisi, ma dagli addetti ai lavori nel settore dei costruttori e assemblatori. Tra le numerose ripercussioni della scarsità di chip a livello mondiale, che ha già costretto diversi machi di automobili a sospendere la produzione e rende quasi introvabili le console Sony e Xbox di ultima generazione, c’è la spinta dei costruttori a tagliare le forniture per i computer meno costosi per indirizzarle ai marchi e modelli di fascia superiore e più remunerativi.

Per questa ragione si prevede che gli iMac M1 di Apple risentiranno meno della carenza di chip, a scapito di HP e di altri marchi che invece producono computer tutto in uno con prezzi compresi tra 450-890 euro circa, come segnala DigiTimes. In Italia le tre configurazioni di iMac M1 proposte da Apple partono da 1.499 euro, 1.719 euro e il modello top da 1.949 euro. Proprio a causa delle limitazioni alle forniture alcuni costruttori di computer PC Windows tutto in uno sono stati costretti a sospendere la produzione, mentre per il momento quella degli iMac M1 sembra procedere senza grandi intoppi.

La previsione di Apple che grazie ai nuovi iMac M1 riuscirà a superare HP nel mercato dei computer tutto in uno trova sostegno anche dai dati di mercato. Nel quarto trimestre 2020 HP è risultato primo costruttore al mondo nei sistemi All in One, siglato AiO, con 925.000 unità spedite, mentre Apple era seconda con 860.000 unità, Lenovo terzo con 731.000 pezzi. Già nel primo trimestre 2021, quindi ancora prima dell’arrivo degli iMac M1, Apple sembra aver superato HP.

Non è la prima volta che dall’Asia arrivano indicazioni di conseguenze limitate per Apple dovute alla scarsità di chip: qui abbiamo riferito di spedizioni iPad previste stabili. In ogni caso occorre ricordare che Tim Cook e Luca Maestri prevedono conseguenze sulle entrate nel trimestre in corso derivanti dalla combinazione di carenza di chip e domanda elevata sia per iPad he per Mac.

Tutto quello che c’è da sapere sui nuovi iMac con processore Apple Silicon M1 è in questo articolo di macitynet.

Il nuovo iMac da 24" è unico al mondo: un vero computer spesso solo 11 mm

Sparisce la mela sul frontale, non serve più: impossibile non riconoscere il nuovo iMac da 24” in mezzo a decine di modelli di all in one. Apple realizza quello che è un prodotto unico, coloratissimo come gli iMac di un tempo e con uno spessore di soli 11.5 mm.

Tutto per un computer vero, un all in one, che capitalizza al massimo le potenzialità offerte dal processore M1. Il processore è lo stesso M1 usato su MacBook Air, MacBook Pro da 13” e sul Mac Mini, un processore fatto in casa del quale conosciamo già in tantissimi pregi e i pochi difetti. Le app ottimizzate per Apple Silicon si aprono in una frazione di secondo, si possono tenere aperte sullo schermo decine di applicazioni in contemporanea e nonostante questo il processore resta fresco, e richiede una dissipazione minima.

Apple ha preso la base del Mac Mini, unico Mac con Apple M1 alimentato a corrente, e ci ha aggiunto un display retina da 4.5K di risoluzione da 24”: il risultato è il nuovo iMac.

L’elettronica risiede nella parte bassa, e trattandosi di un SoC con dentro tutto quello che serve possiamo dire che il nuovo iMac è una sorta di iPhone gigante, o iPad gigante, sul quale gira macOS Big Sur.

Lo spazio sulla scheda madre è occupato quasi esclusivamente dallo storage, saldato, e dalle memorie che sono inserite sul processore stesso, e che rispetto agli iMac del passato non sono più espandibili. Apple vende due versioni: un modello che parte da 1.499 euro che usa lo stesso M1 del MacBook Air base, CPU a 8 core e GPU a 7 core con 8 GB di RAM e 256 GB di storage e una versione che invece parte da 1.719 euro con CPU e GPU a 8 core ma con sempre 8 GB di memoria e 256 GB di storage.

Le differenze tra le due versioni non si fermano solo al core in più nel processore grafico: il modello più economico è disponibile in meno colori e ha solo due porte Thunderbolt, l’altro modello, quello che parte da 1.719 euro, è disponibile in tutti i colori e oltre alle due Thunderbolt ha anche due porte USB C tradizionali.

Il modello più costoso ha anche la gigabit ethernet che Apple ha inserito, per questione di eleganza, nell’alimentatore esterno, porta quella di rete assente sul modello entry level.

Cambia anche la dotazione: la versione base ha la tastiera standard, le versioni più costose hanno la tastiera con touch id integrato.

Apple vende anche una versione da 1.949 euro con 512 GB di storage, ma come sempre è possibile configurare l’iMac portando la memoria a 16 GB (nessun modello preconfigurato esce con 16 GB) e lo storage a 2 TB. Il prezzo cresce, crediamo non di poco: ancora sul sito italiano il configuratore non è attivo.

Due ventole tengono il processore fresco durante i processi più pesanti, e sono inserite nella zona bassa insieme al sistema audio che secondo Apple è il miglior sistema audio mai realizzato su un Mac. Ha due woofer che lavorano in contrapposizione ad altri due woofer per smorzare le distorsioni e due tweeter: 6 speaker in totale. Il sistema audio, con configurazione stereofonica, riesce anche a gestire il virtual surround con tracce audio Dolby Atmos.

Apple ha migliorato anche la camera frontale portandola a 1080p come quella dei recenti iMac da 27” e usa il processore ISP del processore M1 per ottimizzare la resa e il tone mapping. Lo schermo, da 24”, è da 4480×2520 e 218 pixel per pollice, wide color con 500 nits di luminosità di picco. E’ un classico IPS, e usa la tecnologia True Tone per il bilanciamento del bianco.

Il nuovo iMac sarà disponibile a partire da metà maggio, ma può essere preordinato da fine aprile.

Siamo davanti ad un prodotto unico, con un prezzo che non è affatto basso se consideriamo che alla fine le prestazioni sono quelle di un Mac mini associato ad un ottimo monitor esterno. Si paga tuttavia un design raffinatissimo, elegante, e uno spessore da record con uno schermo comunque di qualità anche se non enorme. E’ un 24”, via di mezzo tra il 21.5” e il 27” che Apple ha usato fino ad oggi.

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