Di quanta memoria (RAM) hai bisogno?

Di quanta memoria (RAM) hai bisogno?

Quando si tratta di aggiungere requisiti di memoria del sistema, la regola generale è: più è, meglio è. In media, raddoppiare la quantità di memoria del sistema dà ampio "spazio" per lavorare e fa un'enorme differenza nella velocità generale. Questo è soprattutto vero per le applicazioni del momento che usano molta memoria, come i programmi per l'ufficio, i pacchetti di editing multimediale e i giochi ad alta intensità grafica. Più memoria consente di eseguire più programmi contemporaneamente, e i nostri programmi preferiti saranno più facili da utilizzare.

Scopri di più su come trovare una memoria del computer compatibile col tuo computer.

Il pc portatile si dovrebbe lasciare sempre attaccato alla presa?

La batteria si danneggia oppure no?

Prima o poi, è una domanda che qualsiasi possessore di pc portatile si pone, ovvero: è corretto lasciarlo sempre collegato alla presa, in carica? Per dare una risposta è necessario fare una premessa tecnica.

Quali tipi di batterie sono presenti nei portatili? �

Fondamentalmente, sono due: agli ioni di litio e ai polimeri di litio. Anche se sono tecnologie diverse funzionano praticamente nello stesso modo, generando energia tramite il movimento di elettroni.

Questo flusso costante è necessario anche per mantenere in buona salute la batteria.

Per entrambi i tipi di batterie le seguenti affermazioni sono vere (almeno per ciò che riguarda i moderni pc portatili):

- Una batteria non può essere sovraccaricata. Se si lascia una batteria a ricaricare in continuazione, non c'è nessun rischio di sovraccaricarla. Appena raggiungerà il 100% smetterà di caricarsi e non ricomincerà fino a quando il voltaggio cade al di sotto di un certo livello.

- Scaricando completamente una batteria la si danneggia. Lasciare che una batteria si scarichi del tutto per un periodo di tempo molto lungo la può porre in uno stato di scarica profonda. Questa azione può essere distruttiva, potreste non essere più in grado di ricaricarla.

Quindi, basandoci su ciò che abbiamo appena detto, dovremmo concludere che si dovrebbe, e potrebbe, lasciare il notebook sempre collegato alla presa di corrente, no? Non proprio.

Cosa danneggia le batterie al litio

La verità riguardante le batterie al litio è che sono intrinsecamente instabili . Cominciano a perdere capacità dal momento in cui vengono prodotte, e ci sono svariati fattori che ne accelerano il declino. Tra questi:

- Cicli di carica e scarica. Ogni batteria si può caricare e scaricare un numero finito di volte.

- Livello del voltaggio. Più alto è il livello di carica (misurato in volt per cella), più breve sarà la vita della batteria.

- Alta temperatura, oltre i 30 gradi Celsius. Può causare danni irreversibili.

Gli ultimi due fattori sono quelli che ci interessano di più. Uno studio del sito Battery University evidenzia come il voltaggio e le temperature elevate possono accorciare la vita di una batteria in isolamento, e i danni sono persino maggiori quando i due fattori vengono combinati.

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Carica o livello di voltaggio

Le batterie agli ioni di litio si caricano a 4.20 volt per cella, che corrisponde al 100% della loro capacità. A questo livello, la batteria ha una vita pari a circa 300-500 cicli di scarica.

Per ogni riduzione nella carica di 0.10 volt per cella si raddoppia il numero di cicli di scarica, fino a quando il livello ottimale viene raggiunto: 3.90v per cella, con 2400-4000 cicli di scarica.

Purtroppo a questo livello la batteria è carica solo a circa il 60%. Il tempo di operatività sarà poco più di quello della metà di una batteria completamente carica.

Calore

E poi viene il calore. Le temperature elevate, classificate tipicamente come superiori ai 30 gradi, accorciano la vita di una batteria, a prescindere da altri fattori. Per esempio, lasciare il portatile in macchina un assolato pomeriggio d'estate non è proprio un'ottima idea.

Quando si combinano lo stress dell'alta temperatura con lo stress del voltaggio elevato, gli effetti sono persino peggiori.

Lo studio del sito Battery University mostra che una batteria conservata con una carica del 40% a 40 gradi vedrebbe crollare la sua capacità all'85% dopo un anno.

Caricata al 100%, la capacità crolla al 65% nelle stesse condizioni. Per una batteria completamente carica, a 60 gradi la capacità precipita al 60% in appena tre mesi.

Le misurazioni parlano chiaro: tenere la batteria permanentemente carica al 100% accorcia lentamente la sua vita residua. Mantenerla al 100% ed esporla a temperature elevate la accorcia ancora più rapidamente.

Bisogna tenere a mente che queste temperature non dipendono solo dall'ambiente. Attività come i videogiochi o il montaggio video aumentano considerevolmente il calore, come l'utilizzo del notebook su di un cuscino.

Quindi, la batteria si dovrebbe rimuovere?

Se il calore è così pericoloso, sorge spontanea un'altra domanda. Quando si usa il portatile collegato alla rete elettrica si dovrebbe anche togliere la batteria?

Ovviamente, ciò non è possibile sul numero crescente dei notebook sui quali vengono installate batterie sigillate. E anche quando sono sostituibili, la risposta sembra variare da un produttore a un altro.

Acer, per esempio, sostiene che non si deve togliere la batteria quando si è attaccati a una presa di corrente, ma lo si dovrebbe fare se non si prevede di usarlo per diversi giorni. Quando Apple produceva portatili con batterie rimovibili, il consiglio che dava era quello di non estrarle mai.

Sta tutto nella gestione del risparmio energetico presente nel portatile. Alcuni riducono la corrente quando non c'è la batteria, altri invece lo fanno quando il livello della batteria diventa molto basso.

Se scegliete di rimuovere la batteria, assicuratevi di conservarla in modo corretto. Ovvero, con una carica che varia tra il 40 e l'80%, e tenuta a temperatura ambiente.

E il pc portatile si dovrebbe tenere collegato alla presa?

Lasciare il notebook sempre collegato può rovinare la batteria? La risposta è sì. Così come ricaricarla tutti i giorni.

La cosa curiosa è che l'industria, nel complesso, non fornisca una risposta univoca alla domanda "il portatile si dovrebbe usare collegato alla corrente o con la batteria?".

Abbiamo visto che Acer raccomanda di togliere la batteria quando non la si utilizza. Asus afferma che si dovrebbe scaricare la batteria perlomeno al 50% ogni due settimane. Dell, invece, sostiene che non ci sia alcun problema nel lasciare il portatile sempre collegato.

Il consiglio di Apple non è più online ma è ancora reperibile qui. In sostanza, la società sconsiglia di lasciare il portatile sempre collegato alla rete, ma di usarlo metà del tempo con la batteria e l'altra metà collegato alla presa.

Il fatto di lasciare il notebook sempre collegato non causa un danno a breve termine. Se siete soliti farlo, però, noterete che dopo un anno la capacità della batteria si sarà notevolmente ridotta. Allo stesso modo, se lo usate sempre e solo con la batteria noterete che i cicli di scarica sono più rapidi.

Quindi, la migliore soluzione è una sorta di compromesso tra l'uno e l'altro: usarlo solo con la batteria per qualche giorno, e tenerlo collegato alla rete per un periodo della stessa durata.

Come posizionare un portatile per non farlo surriscaldare

Il problema del surriscaldamento affligge molti dei personal computer portatili utilizzati (e in realtà anche molti pc fissi/desktop). Questo accade solitamente quando il pc portatile che utilizziamo sta lavorando ad una velocità tale da sovraccaricare i suoi componenti principali. Il paragone è un po’ come se noi stessimo facendo un lavoro talmente freneticamente quasi da sentirci male. Infatti il pc portatile (come ogni uomo) ha bisogno di fare alcune pause durante dei lavori pesanti.

Che cosa può accadere quando un personal computer portatile si surriscalda molto

Quando un notebook o un netbook si surriscalda, questo oltre a creare un fastidio a voi, può creare enormi problemi al vostro computer. Il motivo è che quando un componente scalda troppo può arrivare letteralmente al punto di bruciarsi, o bruciare dei componenti adiacenti e vicini.

I sintomi di un pc portatile che scalda molto, oltre al calore emanato, possono essere quelli di un dispositivo che facilmente rallenta o si blocca. Nei casi peggiori può persino arrivare al punto di spengersi.

Il rallentamento è dovuto al fatto che il pc per evitare di surriscaldarsi maggiormente abbassa la sua potenza di calcolo. Ciò farà si che il pc scaldi meno, ma farà anche sì che il nostro notebook sarà molto meno veloce e prestante.

Quando invece il nostro computer portatile si spenge per via del calore, lo fa perché nella maggior parte dei notebook e netbook (salvo che sia stato disattivato) esiste una protezione che fa sì che piuttosto che bruciare i componenti, il pc si spenga ad una determinata temperatura.

Come capire se un computer portatile si sta surriscaldando

Ciò è possibile capirlo anche solamente toccando il computer portatile nella parte sotto, ossia dove il pc viene appoggiato alla superficie. In alternativa (la migliore in realtà) esistono dei programmi che permettono di monitorare tramite dei sensori (che sono già dentro al vostro notebook) le temperature dei vari componenti, in particolar modo del processore (che è il componente che scalda maggiormente, assieme alla scheda video).

Cosa fare per evitare che il mio personal computer portatile si scaldi troppo?

La prima cosa in assoluto da fare è quella di posizionare sempre il computer portatile su una superficie che sia pari.

Questo perché se posizioniamo il notebook su un letto o sulle proprie gambe (errori molto comuni), andremo a tappare gli orifizi del pc utilizzati per la ventilazione.

Ciò, oltre al fatto di non far uscire aria calda e non far entrare aria fresca, farà anche sì che all’interno del pc entri molta polvere. Infatti, se il vostro computer ha già alcuni anni alle spalle, è molto importante che questo sia portato da un tecnico per farlo ripulire internamente, così da fargli rimuovere tutti i residui di sporco e polvere.

L’importanza delle ventole e dei dissipatori

Se andremo da un tecnico specializzato, questo potrà inoltre sostituire la pasta termica della GPU e della CPU del notebook. Questa pasta, nota anche col nome di pasta termoconduttiva, ha il compito di garantire un miglior scambio di calore tra i due componenti e il loro dissipatore

La sostituzione della pasta termica andrà a migliorare notevolmente le temperature del nostro pc portatile (ovviamente se non è stato appena acquistato, ma solo se ha alcuni anni alle spalle).

Un’ulteriore soluzione alle alte temperature nei pc portatili può essere quella di acquistare delle ventole esterne da utilizzare come base del computer. Questa sarà posizionata sotto al pc (dove ci sono i fori di uscita ed entrata dell’aria), e funzionerà come un vero e proprio ventilatore, facendo quindi abbassare le temperature del notebook.

Programmi per gestire il surriscaldamento del pc portatile

Prima abbiamo nominato il dissipatore. In alcuni computer è possibile gestire la velocità della sua ventola. Per modificare la sua velocità è necessario controllare la sua impostazione nel BIOS del notebook. Consiglio questo però solo a chi ha un minimo di esperienza informatica, in quanto può essere pericoloso per il pc stesso.

Inoltre esistono programmi di terze parti che permettono di modificare la velocità delle varie ventole del computer, come ad esempio SpeedFan, che oltre a permettere di controllare la velocità delle ventole a piacimento, ci permette anche di controllare le varie temperature all’interno del nostro pc portatile.

Scelta accurata durante l’acquisto del computer portatile

Consiglio comunque a tutti coloro che stanno procedendo con l’acquisto di un nuovo pc, di controllare adeguatamente il suo sistema di raffreddamento.

Questo in particolar modo a tutti coloro che utilizzano dei programmi piuttosto pesanti e che vanno quindi maggiormente ad intaccare le temperature del notebook.

Esistono computer con un sistema di raffreddamento incredibilmente potente. Questo è comune nel caso di molti computer di fascia alta o notebook da gaming. infatti questi pc sono la scelta migliore per chi utilizza applicazioni pesanti e videogiochi.

Per chi non può permettersi l’acquisto di un computer di questo genere, ma vuole spendere relativamente poco e avere delle buone temperature, consiglio di utilizzare le varie tecniche discusse in questo articolo.

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